“Flumen Muto”. L’alluvione del 2015 e le omissioni della politica. Ecco i 195 indagati
L’attuale presidente della Regione Calabria ed ex presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio; l'ex presidente dello stesso ente intermedio e sindaco del capoluogo bruzio, Mario Occhiuto; gli ex sindaci di Corigliano Pasqualina Straface e Giuseppe Geraci; gli ex colleghi di Rossano Franco Filareto e Giuseppe Antoniotti.
Ed ancora: la componente del Comitato tecnico dell’Autorità di Bacino della Regione, Stefania Romanò, ad oggi assessore all’Ambiente al Comune di Vibo Valentia. Infine dirigenti e funzionari regionali, provinciale e comunali, oltre che molti noti imprenditori locali.
Questi alcuni dei nomi delle quasi 200 persone (195 per l’esattezza) finite sotto indagine da parte della Procura di Castrovillari in quella che è stata nominata l’operazione “Flumen Muto” (LEGGI).
CASE SU AREE A RISCHIO IN UN TERRITORIO “VIOLENTATO”
L’accusa è quella di disastro colposo: si contesta insomma di non aver ottemperato alla manutenzione dell’alveo e degli argini dei fiumi.
Gli inquirenti ritengono infatti che nella sola Corigliano siano stati costruiti un centinaio di edifici (84 sarebbero abusivi) su aree ad elevato rischio idrogeologico; 21 quelli che a Rossano, invece, sarebbero stati edificati sono stati realizzati in aree denominate R3 e R4 (ben 14 quelli abusivi).
I carabinieri Forestali hanno così fatto scattare i sigilli ad un centinaio di terreni agricoli, manufatti e fabbricati che erano stati realizzati negli alvei dei fiumi e nelle fasce di rispetto delle aree definite a rischio idrogeologico.
Un’indagine, insomma, che come ha voluto sottolineare proprio il Procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, ha mirato a evidenziare come i territori interessati dall’alluvione di tre anni fa siano stati “violentati”, elemento che l’evento metereologico, nella sua tragicità, avrebbe fatto emergere.
In pratica il nubifragio avrebbe consentito di evidenziare quello che negli anni sarebbe stato fatto o, peggio, non fatto.
Ad alcuni degli indagati, in particolare funzionari e esponenti politici, si contesta come le omissioni fossero legate a questioni puramente elettorali.
LE OPERE ABUSIVE COSTRUITE SUL LETTO DEL FIUME
Il procuratore ha poi evidenziato come questa operazione sia un “primo intervento” per evitare il perdurare di un pericolo concreto, ma anche per scongiurare il rischio che si continui a costruire in delle zone pericolose, come l'alveo di un fiume, appunto.
I sequestri infatti sono stati eseguiti zone quasi tutte R4, qualcuna R3: insomma ad alto rischio anche perché - ha sottolineato Facciolla - “in quella zona ci sono stati, in media, due eventi alluvionali all'anno”
E la situazione sarebbe anche in peggioramento: “non sono state fatte opere di bonifica o di risoluzione del rischio", ha precisato il magistrato.
Il procuratore ha poi evidenziato che è in corso una seconda parte dell'inchiesta per fare luce sul perché siano accadute alcune cose e sul perché “ci sono state omissioni o siano state sanate opere abusive, costruite nel letto dei fiumi”.
Dai dati in possesso degli inquirenti, infatti, l'alluvione del 2015 sarebbe stato “un evento normale”, che è diventato straordinario “solo per l'intervento dell'uomo sul territorio - ha spiegato Facciolla - perché l'alveo dei fiumi è stato molto ridotto. Se si devia il corso del fiume, creando una curva artificiale, in cui il fiume dovrebbe risalire ed andare ad incanalarsi, chilometri più avanti, in un torrente - ha aggiunto - evidentemente qualcosa ha determinato questa modifica e se andiamo a vedere poi che cosa c'è adesso sul tratto del fiume deviato, allora due più due fa quattro”.
GLI INDAGATI
NELL’AUTORITÀ DI BACINO DELLA REGIONE CALABRIA
Giovanni Ricca, Salvatore Siviglia, Luigi Zinno, Domenico Genise, Giuseppe Iritano, Antonio Capristo, Vincenzo Marulla, Orsola Reillo, Giuseppe Calabretta, Domenico La Gamma, Eugenio Fausto Covello, Giuseppe Celsi, Domenico Catalfamo, Raffaele Niccoli, Livio Persano, Francesco Comito, Umberto Malagrinò, Gianpasquale Gatto, Francesco Nisticò, Marino Sorriso Valvo, Paolo Cappadona, Claudio Caruso, Giuseppe Chiodo, Loredana De Ferraris, Mario Domenico De Luca, Fabrizio Bruno Galli, Francesco Larocca, Tiziana La Pietra, Francesco Laudonio, Sergio Leonetti, Teresa Marsico, Luigi Maria Mollica, Annamaria Pellegrino, Maria Carmela Rechichi, Pietro Romano, Stefania Romanò, Olga Saraco, Antonio Servidio, Domenico Sicilia, Domenico Spadafora, Francesco Madia, Francesco Giordano, Pietro De Marco, Annarita Pulicani, Serena Doria, Vittorio Leonetti, Giuseppe Tavano, Dario Triboli, Paolo Saullo, Francesco Salomone, Giovanni Regina, Roberta Maletta, Giuliana Macaluso
TRA GLI AMMINISTRATORI LOCALI DI ROSSANO E CORIGLIANO
Francesco Filareto, Giuseppe Antoniotti, Vincenzo Di Salvo, Giuseppe Giacomo Graziano, Pasqualina Straface, Giuseppe Geraci, Francesco Maria Saverio Favaro, Gilberto Capano, Antonio Giorgio Durante, Antonio Pisani, Franco Vercillo, Antonio Rizzuto, Francesco Basta, Giovanni Panico, Edmondo Biamonte, Francesco Bruno, Fiancarlo Granata, Mario Gerardo Oliverio, Mario Occhiuto, Giuseppe Colaiacovo, Antonio Molinari, Marsio Blaiotta.
TRA I PRIVATI DI CORIGLIANO
Natale Gammuto, Fabio Pianeta, Leonardo Bonafede, Rosa Gentile, Salvatore Manfredi, Giovanni Battista Montalto, Ernesto Sallustro, Lucia La Sala, Antonietta Montalto, Francesco Montalto, Caterina Scarcella, Immacolata Policastri, Eugenio Conforti, Cosimo Acri, Elvira Toscano, Leonardo De Marco, Giovanni De Marco, Pietro De Marco, Ortenzia Curti, Giuseppina De Dominicis, Franco Gulini, Antonio Madeo, Giovanna Madeo, Filomena Marghella, Anna De Dominicis, Francesco Sisca, Maria Curti, Rosaria Fiorentino, Pietro Fiorentino, Lina De Luca, Francesco Iacino, Giuseppina Cosenza, Cosimo Zangaro, Carmelina Scarcella, Luciano Stefano Sisto, Giovanni Battista Cosenza, Rosa Cosenza, Giovanni Sisto, Pietro Francesco Cosenza, Giovanni Semeraro, Francesca Pagnotta, Angela Ripegno, Maria Luisa Piano, Luca Celico, Pasquale Lento, Pompeo Lento, Carmela Caputo, Francesco Le Pera, Antonio Rizzuti, Leonardo Rizzuti, Massimo Rizzuti, Adele Forte, Giorgio Avato, Luigi Longo, Rosa Morrone, Pasquale Arturi, Alfonso Cimino, Alberto Gobbi.
TRA I PRIVATI DI ROSSANO
Alfonso Celestino, Teresa Scura, Serafino Calabrò, Giuseppina Calabrò, Teresa Concetta Boccuti, Carmela Sapia, Maria Gisella Sapia, Antonio Corallino, Maria Lucrezia Cirillo, Raffaele Bonanno, Dorina Urso, Giuseppe Graziano, Antonio De Marco, Giuseppe Di Palma, Gian Cherubino Mauri, Ottavio Tosto, Margherita Mingrone, Antonio La Regina, Innocenza Antonella Morfù, Giovanni Lardino, Anna Lisa De Marco, Francesco Aloisio, Rosella Faraco, Mario Monaco.
TRA LE DITTE DI CORIGLIANO
Natale Alonia, Cataldo Russo, Agostino Madeo, Maria Filippelli, Antonio Capalbo, Luigi Sapia, Antonio Vitelli, Antonio Plastina, Giorgio Miceli, Gabriele Gallina, Pietro Paolo Oranges, Carlo Franco Villi Varani, Carmine Cofone, Alfonso Natale Piluso.
TRA LE DITTE DI ROSSANO
Cosimo Graziano, Salvatore Graziano, Luigi Marino, Gianfranco Marino, Guglielmo Calabrò, Monika Szpak, W.G., Vincenzo Lapietra, Angelo Cicero.