Grossa pietra sul palco di Villa in rete. L’appello degli organizzatori: “Venite e partecipate"
Prima sono stati allontanati per schiamazzi, poi non contenti hanno lanciato da viale Regina Margherita una grossa pietra sul palco dove si stava svolgendo una rappresentazione teatrale del progetto Villa in rete. È successo sabato a Crotone, nella villa comunale di Crotone.
Un gruppo di ragazzini, che non stavano assistendo alla rappresentazione, ha più volte disturbato l’evento e per questo gli organizzatori hanno chiamato le forze dell’ordine. Il gruppo una volta allontanatosi ha lanciato la pietra che ha sfiorato gli attori dell’associazione cosentina Il Filo di Sophia intenti a recitare sul palco “La Divina commedia”.
Il fatto è stato denunciato, ma gli organizzatori (Pietro Drago di “Maslow”; Gregorio Mungari Cotruzzolà di “Agorà Kroton” e “Alfa21”; Tonio Laino di “CinalCi”; Filippo Sestito degli “Spalatori di nuvole”; Fabio Riganello di “Villa in rete”) hanno condannato il gesto.
“I beni comuni – scrivono - non sono solo un bene della città, ma anche dei cittadini che la abitano e delle persone che la frequentano e, purtroppo, siamo ancora lontani dal raggiungimento di questo obiettivo. Anni di abbandono e, soprattutto, le politiche che hanno portato alla privatizzazione degli spazi pubblici, hanno creato un distacco, di una parte della popolazione, dal territorio e dai loro beni, a tal punto da sentire “invasive” le opportunità che vengono date per vivere al meglio un luogo, in questo caso la Villa Comunale di Crotone, e in maniera gratuita.
“Vogliamo volgere un appello a quei ragazzi, che l’altra sera hanno cercato di rovinare un momento di condivisione collettiva, ed alla popolazione residente nei quartieri limitrofi, a partecipare come pubblico alle attività culturali che si svolgeranno per tutta l'estate in Villa, a contattarci e ad incontrarci per discutere, assieme di quelli che sono le loro visioni e di come vorrebbero che quel luogo venisse utilizzato.
“Ci rendiamo conto, più che mai, che necessita organizzare momenti di incontro con la popolazione in modo da renderli partecipi alla vita comunitaria ed alla cura dei beni comuni. Percorsi che portino le persone a percepirsi come attori attivi, e non passivi, della città. Per questo motivo ci impegneremo a trovare forme di coinvolgimento che possano mettere tutti in condizione di portare il proprio contributo alla discussione sulla città ed i suoi luoghi cercando di traghettarci dalla dimensione del dis-agio a quella dell’agio”.