Villa e lo Stretto tra storia e mito
Grande partecipazione alla serata storico – culturale organizzata dall'associazione Interesse Pubblico e dalla Compagnia del Drago.
Nella spettacolare cornice dello Stretto, in una piazza di Cannitello gremita da cittadini e turisti, la storia si è intrecciata col mito, la musica e la pittura. La serata, presentata da Renato Melito, é iniziata con i saluti del presidente di Interesse Pubblico Alfio Alessandro Trovato che ha sottolineato la sfida di proporre in piena estate una serata dal taglio culturale così elevato, e del presidente della Compagnia del Drago Domenico Colella che ha presentato il processo di realizzazione dei bronzi nell'antichità. A seguire il saluto del giovane artista villese Domenico Zito che ha presentato la sua esposizione di tele frutto di quei contrasti interiori e della nostra terra molto simili ai vortici e alle correnti dello Stretto.
La serata è entrata nel vivo con l'entusiasmante intervento del prof. Daniele Castrizio – professore ordinario di numismatica presso l’Università degli Studi di Messina- il quale, tra l'altro, ha tracciato un quadro scientifico sul relitto di Porticello identificando la "testa del filosofo" con quella appartenente a Pitagora di Samo e la "testa di Basilea" con quella di Zeus liberatore, entrambi bronzi custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Il suo racconto è proseguito con il mito del vitello scappato al grande Ercole (l'Eracle dei Greci) e dal quale deriverebbe la nascita del nome della penisola italiana. Poi è stata la volta della storica battaglia nello Stretto tra Sesto Pompeo e Ottaviano immortalata dalla moneta coniata per ricordare la vittoria di Pompeo. Infine il professore ha concluso mostrando mappe dell'antichità dalle quali si evince l'importanza della zona di Porticello nel corso dei secoli come fine della penisola italica e punto di traghettamento verso la Sicilia.
Franco Trecroci, invece, ha allietato e commosso la platea con la poesia: dopo aver commentato e recitato alcune poesie popolari su usi e costumi della nostra Terra, ha declamato con passione due poesie del Pascoli (Un poeta di lingua morta e 10 agosto) e Calabria di Leonida Repaci. La serata si è conclusa con la degustazione delle piparelle di Villa San Giovanni accompagnate dal passito dello Stretto, due prodotti tipici che ben racchiudono tutta la storia e la bellezza della nostra terra.