Autobomba Limbadi, gli indagati restano in carcere
Rimangono in carcere le quattro persone indagate e raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare (LEGGI) emessa dal gip distrettuale con l'accusa di aver fatto saltare in aria, con un'autobomba, il 9 aprile scorso a Limbadi il biologo Matteo Vinci, ferendo gravemente anche il padre Francesco Vinci (LEGGI La NOTIZIA).
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha infatti rigettato i ricorsi di Rosaria Mancuso, 63 anni, difesa dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Francesco Sabatino; del marito Domenico Di Grillo, 71 anni, difeso dall'avvocato Giuseppe Di Renzo; Lucia Di Grillo, 29 anni (figlia di Rosaria Mancuso), difesa dall'avvocato Giovanni Vecchio e del marito di quest'ultima, Vito Barbara, 28 anni, difeso dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Fabrizio Costarella.