Riace, il sindaco Lucano: “Il Ministero sta valutando sblocco dei fondi”
Qualcosa si muove a Riace, dove il Ministero sta per inviare i fondi per il centro sprar gestito dal Comune. È quanto comunica il sindaco Mimmo Lucano che, a seguito del blocco dei finanziamenti, ha iniziato lo sciopero della fame (LEGGI LA NOTIZIA).
Dopo quasi due anni di blocco, i fondi destinati ai progetti, potrebbero essere ripristinati. Ad annunciarlo è stato il sindaco Lucano, qualche anno fa inserito da Fortune fra i 50 uomini più influenti al mondo proprio per il suo rivoluzionario modello di integrazione di profughi e rifugiati.
Così dopo l’appello lanciato dallo scrittore Roberto Saviano sulle pagine di Repubblica, e dopo gli appelli di altri scrittori e cantanti, qualcosa si sta muovendo.
Mimmo Lucano ha inoltre annunciato che se la risposta sullo stato dei fondi dovesse arrivare dopo quattro giorni, il progetto potrebbe chiudere. Perché come affermato dal primo cittadino quello di "Riace non è uno Sprar qualunque. Abbiamo bisogno dei fondi per coprire i debiti".
L’annuncio è arrivato durante la serata organizzata da "Reggio Non tace", movimento antimafia della città calabrese dello Stretto che ha fatto della gratuità dell'impegno la propria bandiera. "Da Roma ci hanno detto che la situazione si sta normalizzando, perché i rilievi sulla rendicondazione dei finanziamenti, fatti dalla prefettura, si rivelati infondati. I
l processo è in itinere, ma a quanto pare dovranno restituirci anche i fondi che nel 2017 ci hanno negato", spiega il sindaco, negli ultimi mesi impegnato in uno scontro durissimo con il Viminale.