Coldiretti chiede modifiche del regolamento forestale alla Regione
“Sono troppe le difficoltà, più volte segnalate, di imprenditori forestali e ditte boschive – scrive Molinaro presidente di Coldiretti Calabria. Si va dalla gestione amministrativa ai successivi adempimenti, spesso - continua – ci si imbatte in un groviglio burocratico e documentale che si aggrava per la carenza di risorse umane e strumentali nelle strutture preposte all'istruttoria per il rilascio delle autorizzazioni relative ai “Piani di Gestione”, “Autorizzazioni al Taglio” ed ai “Nulla Osta” per le pratiche del Psr, in particolare la Misura 8”.
Coldiretti chiede che il regolamento, in approvazione, elimini le criticità e favorisca le operazioni silvo–colturali e in modo coordinato la tutela, gestione e valorizzazione attiva del patrimonio forestale e lo sviluppo equilibrato delle filiere. Il miglioramento socio-economico delle aree silvo -pastorali, - aggiunge - deve essere al primo posto, fermo restando la tutela dell'ambiente, della biodiversità, del paesaggio ecc. E' ormai superata - prosegue - la visione conservativa del bosco, quasi una sua “mummificazione”.
“Una impostazione che di fatto non fa svolgere le funzioni di difesa contro il dissesto idrogeologico, di miglioramento ambientale e paesaggistico e ancor di meno lo sviluppo dell'economia montana. Questo non vuol dire permissivismo - chiarisce Molinaro - ma un approccio tale da consentire una sana e corretta attività silvicola da parte dei detentori delle superfici e delle imprese boschive. Il Regolamento in attuazione - rimarca - non deve avere margini di discrezionalità e un’impostazione vessatoria che espone a sanzioni anche in presenza di comportamenti corretti da parte delle imprese autorizzate£.
“E' necessario introdurre l'obbligatorietà delle attività minime di manutenzione – dettaglia Molinaro - per contrastare il diffuso stato di abbandono dei boschi, principale causa degli incendi. La gestione sostenibile, poi, si può mettere in atto quando è possibile raggiungere la foresta agevolmente, con la viabilità forestale. Le superfici forestali coperte da piano di assestamento forestale approvato devono ottenere in automatico l'approvazione dei titolari di competenze ambientali e beni culturali. Serve un richiamo forte al D.lgs 34/2018 per sviluppare una "riforma culturale" poichè il bosco è una fonte di futuro e di equilibrio dell'ecosistema in grado di mitigare i cambiamenti climatici, ma anche di rilancio economico delle foreste e della loro multifunzionalità”.
“Coldiretti Calabria chiede inoltre di eliminare le imposizioni eccessive e penalizzanti previste nella parte che regolamenta l'Albo Regionale delle Imprese Forestali. Non si può punire preventivamente senza che una presunta violazione diventi definitiva o determini il blocco delle attività delle imprese o peggio la loro chiusura. Il patrimonio forestale della Calabria si estende su una superficie di circa 612.000 ettari e si distingue in Italia per vastità delle aree, indice di boscosità, potenzialità e diversificazione, aspetti e qualità che sono in grado di accompagnare e garantire sviluppo sostenibile e reddito. Tutto questo è un sicuro antidodo - chiosa Molinaro - all'abbandono della montagna o peggio il suo trasferimento nelle grinfie della criminalità organizzata”.