Inchiesta elisoccorso. Dirigente sospeso ricollocato in un altro dipartimento, finisce ai domiciliari
È finito oggi ai domiciliari Salvatore Lopresti (58 anni), ex responsabile del dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie e del Servizio emergenziale della Regione.
Ad notificare il provvedimento sono stati i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, che hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa a suo carico dal Gip del capoluogo su richiesta dell’Aggiunto Vincenzo Capomolla e del Sostituto Vito Valerio, della Procura diretta da Nicola Gratteri.
L’ordinanza aggrava dunque la posizione dell’ex dirigente dopo le indagini da cui emersero dei presunti accordi collusivi per alterare il contenuto del capitolato tecnico della gara d’appalto, da oltre 100 milioni di euro, per l’affidamento del servizio di elisoccorso sanitario in Calabria.
La misura fu poi confermata nei confronti di tutti gli indagati anche dal Tribunale del Riesame che aveva condiviso il quadro di prova fornito dalla Procura.
Ad aprile, su istanza di parte, il Giudice per le indagini preliminari dispose nei confronti del 58enne la sostituzione dei domiciliari con la sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio (per un anno) (LEGGI).
Nonostante questo provvedimento interdittivo, che è tuttora pienamente efficace essendo passati poco più di cinque mesi dalla sua applicazione, Lopresti ha chiesto di essere riammesso in servizio presso la Regione Calabria e con una delibera la Giunta lo ha rimesso in servizio con funzioni dirigenziali, sebbene a capo di un dipartimento diverso da quello precedente.
È stata questa circostanza, sottoposta al vaglio del Gip, che ha portato dunque all’aggravamento della misura cautelare precedente, ovvero quella della sospensione dalle sue funzioni, oggi sostituita dunque con i domiciliari.