III Megalotto: il sindaco di Trebisacce interviene sulla questione
Il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, ha ritenuto di intervenire sulla questione del III Megalotto della SS 106 Jonica, il cui tracciato prevede un lungo tratto all’interno del territorio del Comune di Trebisacce, in questi giorni oggetto di numerose polemiche e al centro delle cronache.
“La vicenda del III Megalotto della SS 106 Jonica – ha dichiarato il sindaco Mundo - ogni giorno diventa sempre più paradossale, soprattutto per la grande confusione che alcuni parlamentari e consiglieri regionali, del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, generano.
Le loro dichiarazioni devono essere stigmatizzate! Vi è una certezza: dal punto di vista politico il III Megalotto è un grande ed importante risultato raggiunto, non solo perché comporterà l’ammodernamento e la messa in sicurezza di una fondamentale arteria stradale che collegherà l’Adriatico al Tirreno attraverso la parte nord della Calabria, ma anche perché sprigionerà economia e lavoro. Noi non dobbiamo tutelare interessi né assumere posizioni pretestuose. In questi anni abbiamo cercato sempre di tutelare i cittadini cogliendo l’opportunità di dotare il territorio di un’arteria stradale moderna e sicura.
Purtroppo, alcuni rappresentanti politici, proprio per generare confusione e offuscare i risultati raggiunti arrivano a mettere ancora in dubbio la realizzazione della strada. Per noi, anche alla luce delle dichiarazioni del Ministro Toninelli, poi smentite ufficialmente dal Ministero delle Infrastrutture, valgono gli atti ufficiali. Ad oggi non risulta nessuno “stop” ai lavori.
Il progetto è stato approvato formalmente dal CIPE, la cui delibera è stata regolarmente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. Tutto ciò che viene dichiarato in contrasto con tali atti ufficiali può essere considerato solo come una strumentalizzazione di basso profilo politico.
Appare strano che alcuni esponenti del centro-destra chiedano che fine abbia fatto l’adeguamento della SS 106. È evidente che la risposta a questa domanda sta nel fatto che da parte loro non c’è mai stato alcun interesse per la vicenda, fin da quando erano al governo, figuriamoci ora! Anzi, io chiederei a loro dove sono stati fino ad ora. Certo, è impossibile negare che il progetto poteva e può essere migliorato in fase esecutiva, ma grazie al Presidente Oliviero si è riusciti a farlo approvare in tempi celeri sia da parte del Consiglio Superiore dei LL.PP. che dal CIPE. Ciò è stato il frutto di forte e costante impegno, della determinazione del presidente Oliverio, e di una grande sinergia tra Comuni e Regione. In questi giorni lo stesso presidente Oliverio ha rassicurato i sindaci sull’impegno dell’Anas e del general contractor, in merito al completamento del progetto esecutivo e ha dichiarato che a breve sarà convocato il tavolo tecnico, preceduto da un incontro con i sindaci, cui parteciperanno i ministeri, l’Anas, e la regione, per definire gli ultimi ritocchi e dare risposte alle richieste dei comuni relative alle modalità e termini delle opere compensative.
Sarebbe opportuno e auspicabile che tutti coloro che parlano, spesso a sproposito, approfondiscano prima lo stato dell’arte chiedendo magari lumi e spiegazioni ai sindaci sulle esigenze dei terrori, evitando di addentrarsi in inutili dichiarazioni che possono valere null’altro che qualche titolo di giornale, senza tuttavia portare reali benefici al progetto e alle comunità interessate. Abbiamo necessità di far presto, basta con le chiacchiere!”