L’Italia non è un paese per giovani: in Calabria più anziani e stranieri
Nell’imminenza della presentazione nazionale, da parte di Idos insieme a Confronti, del Dossier Statistico Immigrazione 2018, prevista domani, giovedì 25 ottobre, in contemporanea in tutte le regioni italiane, colpisce che nel 2017 il numero degli italiani residenti all’estero (oltre 5.114.000 secondo l’Aire) sia uguale a quello degli stranieri residenti in Italia (5.144.000).
Mentre i nostri connazionali che scelgono un altro Paese sono aumentati di circa 141 mila unità in un anno (+2,9%), gli italiani in Italia sono diminuiti di 203 mila nello stesso periodo, nonostante le 147 mila acquisizioni di cittadinanza avvenute nel 2017 da parte di stranieri (senza le quali la diminuzione annua della popolazione italiana sarebbe stata di 350 mila unità).
In effetti, nel Paese la popolazione italiana è da anni in costante declino demografico sia perché sempre più anziana e meno feconda (è ultra 65enne un italiano su quattro), sia perché, sempre più e soprattutto i giovani lasciano il paese per cercare lavoro e crescita professionale in un altro stato.
In base ai dati Istat, degli oltre 114 mila italiani che si sono trasferiti all’estero nel 2017 (un numero sottodimensionato perché chi lascia l’Italia non sempre formalizza la cancellazione anagrafica, per cui non è irrealistico stimarne circa il doppio), la fascia più rappresentata è quella dei 25-39enni (38.000 persone), maggiormente bisognosa di sbocchi lavorativi, mentre oltre 3 su 10 (30,4%) hanno un titolo di studio universitario o post-universitario (25mila nel 2016, contro i 19mila del 2013).
In particolare, tra i 243 mila italiani iscritti all’Aire per la prima volta nel 2017, ben un terzo (32,9%) è minorenne (o emigrato o nato all’estero nel 2017), mentre circa un quinto (18,5%) ha tra i 18 e i 29 anni.
Dunque, la metà degli italiani che hanno fissato la residenza all’estero nell’ultimo anno ha meno di 30 anni; 3 su 4 ne hanno meno di 45, mentre gli ultra 65enni non arrivano al 7%.
Anche se si considerano i soli nuovi iscritti per “espatrio” (128.000, tra i quali vi sono anche espatriati in anni precedenti), quindi al netto degli italiani che nel 2017 sono stati registrati all’Aire “per nascita all’estero” (88.000) o per altri motivi (27.000), la fascia anagrafica maggioritaria è quella dei 18-44enni (56%), cui si aggiunge un altro 19% di minorenni.
UN LAVORO STABILE E WELFARE FAVORISCONO LA NATALITÀ
In totale, degli oltre 5 milioni di italiani oltreconfine, sono 2 milioni e 18mila quelli di seconda e terza generazione (nati all’estero): +61.300 rispetto al 2016. In proporzione, dunque, la fecondità degli italiani appare più alta all’estero che in Italia, a dimostrare che un lavoro stabile e migliori condizioni di welfare favoriscono la natalità. Mentre proprio le generazioni più fertili, oltre che più preparate e utili al ricambio delle leve produttive, emigrano.
Per quel che riguarda la Calabria, i fenomeni demografici più rilevanti si possono sintetizzare in tre punti cardine: l’incremento della popolazione straniera residente; un vero e proprio arresto alla femminilizzazione del fenomeno immigratorio; l’incremento dell’invecchiamento demografico e l’ulteriore aumento dei flussi emigratori tanto da far registrare per il quarto anno consecutivo un saldo migratorio negativo.
La presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2018 in Calabria si terrà il 25 ottobre, alle 10, presso la Sala Oro della Cittadella Regionale.
Il Capitolo “Calabria-Rapporto immigrazione 2018” è stato curato da Roberta Saladino (Dottore di Ricerca in “Storia Economica, Demografia, Istituzioni e Società nei Paesi del Mediterraneo”), e termina con un contributo del Dottor Samà sulla “Sfruttamento lavorativo in Calabria”.
LA PRESENTAZIONE DEL DOSSIER
All’evento parteciperà l’Assessore al Lavoro e Welfare Angela Robbe, che porgerà i saluti del Governo Regionale, impegnato sul fronte dell’integrazione e del sostegno all’accoglienza dei migranti.
I relatori saranno Jens Hansen (della Chiesa Valdese) sugli “Gli aspetti positivi dell’immigrazione”; Stefano Caccavari (Imprenditore, fondatore del progetto Mulinum): “L’emigrazione al contrario”; Francesco Parisi (Presidente del comitato CRI Crotone): “L’accoglienza che cura”; Maria Teresa Terreri (Presidente CIDIS Onlus): “Lavorare sui territori… Costruire società plurali”.
A moderare Vito Samà del Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche sociali - Settore 7 - Unità Operativa Immigrazione - Regione Calabria. Il Dossier sarà distribuito a titolo gratuito fino ad esaurimento delle copie.