Rossano, grande partecipazione al congresso regionale dello Spi - Cgil

Cosenza Attualità Antonio Le Fosse

Tanta partecipazione al Congresso regionale dello Spi-Cgil Calabria, tenutosi a Rossano, che, per l’occasione, ha eletto l’Assemblea generale formata da 90 componenti, il Direttivo da 72 e ha confermato, votandolo all'unanimità, Pasquale Aprigliano (Segretario Generale), tributandogli grandi e lusinghieri apprezzamenti. Il dibattito è stato ricco di proposte per il futuro impegno dello Spi in Calabria. A partire dalla difesa della democrazia e della Costituzione, contro ogni possibile deriva plebiscitaria e idealistica.

Nel corso del Congresso, inoltre, si è affrontato anche il tema della politica che sta vivendo la Calabria e il Paese, delicata e complessa, che incide drammaticamente sulle condizioni di vita di milioni di cittadini e degli strati sociali più deboli della popolazione, tra cui le pensionate e i pensionati. Lo Spi concentrerà ogni sforzo e porrà tutte le iniziative necessarie su: l’invecchiamento attivo, le nuove emergenze sociali, la povertà, le diseguaglianze, la tutela della salute, il senso di insicurezza, il welfare dei servizi, politiche di genere e sostegno all'occupazione femminile anche attraverso il riconoscimento del lavoro di cura. I relatori e delegati hanno deciso di sviluppare una forte azione rivendicativa per conquistare un nuovo e più forte sistema di welfare, centrato sull'inclusione sociale e l’universalizzazione dei diritti.

Un’azione che non può non partire dalla forte richiesta, in ogni ambito socio-assistenziale, dell’avvio delle procedure per la redazione del Piano Sociale di Zona essendo questo lo strumento di programmazione primario della rete dei servizi sociali e dell’integrazione socio-sanitaria, così come previsto dall’art. 19 della legge 328 del 2000 e previsto dall’articolo 20 della Legge Regionale n. 23/2003. Lo Spi rinnova l’impegno sulla pratica negoziale con i comuni e gli ambiti socio-assistenziali, sulle questioni legate alle condizioni materiali delle persone, attraverso la definizione di piattaforme sui temi dell’erosione del reddito da pensione; aumento della pressione fiscale; abbassamento della qualità della vita, di sicurezza e dell’ambiente; riduzione dei servizi alla persona e, in quelli destinati agli anziani non autosufficienti, aumento del numero di anziani in condizioni di indigenza e povertà.

Rivendicando, in tal senso, forme di progressività nel prelievo fiscale (addizionale comunale IRPEF), scongiurando tagli alle prestazioni sociali in favore delle fasce più deboli della popolazione, contrastando l’evasione fiscale attraverso l’istituzione di patti anti-evasione tra le amministrazioni comunali, le organizzazioni sindacali e le agenzie delle entrate del territorio. Sempre nel corso del Congresso si è voluto lanciare un appello al gruppo dirigente al fine di assumere una forte iniziativa sui temi socio-sanitari, rivendicando in primo luogo il diritto universale di uomini e donne a godere del sostegno pubblico nei momenti di fragilità.

Si tratta di garantire il diritto alla salute, soprattutto attraverso la prevenzione sul territorio, aprire e rendere operative le case della salute previste, con possibilità di prevederne delle altre, superare le criticità dei presidi ospedalieri per consentire un’erogazione normale e di qualità dei servizi sanitari, ridurre i tempi delle liste d’attesa e abolire i tikets. E’ stato affrontato anche il tema della gestione fallimentare della sanità calabrese. Si vuole rivendicare il diritto alla salute con l’attivazione, in tutti i presidi ospedalieri, dei posti letto programmati con DCA 64 del 2016 e che, a causa della forte carenza di personale medico e paramedico, non sono stati mai attivati.

Lo Spi, insisterà sull’accelerazione delle procedure per la costruzione dei nuovi ospedali programmati e già finanziati. Rendere fruibile una maggiore assistenza sul territorio, puntando all’integrazione tra medici convenzionati e servizi sociosanitari e garantendo la continuità delle cure con la creazione di strutture intermedie come le “Case della Salute” ed il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata. Occorre rivendicare, pertanto, azioni rivolte al potenziamento dei Servizi di Assistenza Domiciliare che aiutino gli anziani bisognosi nello svolgimento delle principali funzioni quotidiane, alla riorganizzazione delle attuali strutture residenziali di accoglienza, puntando ad un riequilibrio dell’attuale offerta, sia dal punto di vista territoriale che dell’offerta semiresidenziale oggi inesistente.

Si vuole portare l’attenzione alle problematiche delle aree interne. In queste aree continua il lento spopolamento causato, oltre che dalle esigue opportunità di lavoro, anche dallo smantellamento graduale di servizi ( scuole, poste, servizi sanitari e sociali) e spesso isolati dai centri più grossi della regione, sia per l’assenza di un idoneo servizio di trasporto pubblico che da una viabilità secondaria molto precaria. Per queste aree, oltre agli interventi per creare opportunità di lavoro e di recupero urbanistico di tanti piccoli centri, occorre rivendicare politiche tese a dotarli di quei servizi essenziali (trasporto pubblico, viabilità, servizi scolastici, servizi sanitari) che le rendano vivibili e ne arrestino lo spopolamento.

Lo SPI conferma, a tal proposito, la decisione di valorizzare il centro di ricerca delle aree interne e di dotarlo di uno statuto. Inoltre, ritiene necessario un nuovo assetto istituzionale che punti anche all'associazionismo tra i comuni, prendendo esempio dalla pionieristica costituzione della città di Lamezia Terme (50 anni fa) e della nuova città Corigliano-Rossano. In riferimento, poi, alla recente legge approvata dal Consiglio Regionale sull'invecchiamento attivo, sulla quale lo SPI Calabria si è speso con determinazione e profondo impegno insieme a Fnp e Uilp, occorre avanzare proposte che possano rendere operativi i suoi obiettivi, che offrono, a parere del Congresso, la possibilità di puntare al protagonismo delle persone della “terza età” nelle politiche sociali e la loro partecipazione attiva a progetti di inclusione, animazione e promozione culturale, economica e sociale.

Al Congresso dal tema: “Qui si fa il futuro” hanno preso parte, nell'elegante sala convegni dell’Hotel “Roscianum” allo Scalo di Rossano, oltre a 150 delegati regionali dello Spi-Cgil Calabria, ma anche Pasquale Aprigliano (Segretario Generale Spi-Cgil Calabria), Angelo Sposato (Segretario Generale Cgil Calabria) e Raffaele Atti (Segretario Spi-Cgil Nazionale). Un Congresso interessante in cui sono state messe in cantiere una serie di linee guida per creare le condizioni di una società migliore in diversi contesti.