Rossano: assistenza fisica, solo falsità e bugie
Assistenza fisica nelle scuole, qualche esponente della Cgil continua a ripetere il solito, stonato, ritornello. Ma non ci stanchiamo di ribadire che l’Amministrazione comunale ha agito nella totale trasparenza, così come dimostrano gli atti, garantendo, in rispetto degli accordi raggiunti tra le parti dinanzi al Prefetto di Cosenza, il rapporto 1a1 assistente/ragazzo. Questo è il solo ed unico obiettivo che ci siamo prefissi: offrire un servizio unico, promosso nei decenni scorsi dai governi cittadini di centro destra, nell’esclusivo interesse degli studenti bisognosi. Altre polemiche non ci interessano. È quanto ribadisce il sindaco Giuseppe Antoniotti, dopo essersi confrontato con il dirigente del settore Pubblica istruzione, Giuseppe Passavanti, e con l’assessore al ramo, Stella Pizzuti, alla luce delle solite, infondate e calunniose accuse del segretario territoriale della Cgil – Funzione pubblica, apparse stamani sulla stampa locale. In merito alla presunta illegalità della gara – afferma il Primo cittadino – giova ricordare che essa è stata espletata dalla precedente Amministrazione ed il suo esito è stato portato all'attenzione della Magistratura, così come sostiene lo stesso sindacato, è stato verificato dal segretario comunale e dai dirigenti di riferimento e nessuno ha ravvisato la necessità di revoca. Chiarito questo, resta inequivocabile la volontà di questo Esecutivo di operare nell’esclusivo interesse dei ragazzi diversamente abili.
Ci sono state decine di incontri in Prefettura – aggiunge ancora il Sindaco Antoniotti - e, nel merito della vicenda licenziamenti, è emerso con chiarezza che, nel rapporto uno ad uno l'indicazione degli alunni ha subito variazioni su indicazioni del competente ufficio dell'Azienda sanitaria. Dunque è falso e tendenzioso sostenere che il Comune abbia indicato il numero degli utenti. Probabilmente anche lo stesso sindacato farebbe più bella figura se solo avesse più a cuore l’educazione e l’assistenza dei ragazzi, evitando di trascinare la delicata vicenda su un piano squisitamente occupazionale. Infatti, sarebbe interessante conoscere la posizione dei rappresentanti della Cgil in merito alla mancata assistenza scolastica negli istituti secondari di primo e secondo grado, così come previsto dalla legge. Se venisse risolto questo problema il numero degli alunni da assistere – prosegue Antoniotti - sarebbe ben più consistente, almeno a leggere le statistiche attuali.
L'assessorato alla Pubblica Istruzione – aggiunge la Pizzuti - cui sarà attribuito il servizio in questione, ha perseguito e persegue la finalità di offrire un servizio alle famiglie, il più ampio possibile, tenendo, purtroppo, presente la gravissima congiuntura economica e i tagli imposti agli Enti locali. A tal proposito, il cambio di destinazione del capitolo di Bilancio dell’assistenza fisica, dall’ambito dei Servizi sociali a quello della Pubblica istruzione – conclude l’Assessore – andrà in vigore con l’approvazione dell’esercizio finanziario 2013. Ma anche in questo caso emerge una polemica di lana caprina. Considerato che cambia il capitolo ma non le risorse. Al contrario, tale operazione risulterà utile per snellire l’iter burocratico di servizio che, di fatto, rientra nell’ambito della Pubblica istruzione. Perché per noi gli studenti diversabili sono, a tutti gli effetti, ragazzi perfettamente integrati nell’ambito scolastico. Anche per questo, il sindacato ad altri livelli si è schierato al fianco delle autonomie locali. Ci duole constatare che non accade altrettanto in ambito locale.