Cgil Rossano su sindaco e cooperativa Magnolia
"E’ da mesi che stiamo ripetendo che i licenziamenti operati dalla cooperativa Magnolia su ordinazione dell’Amministrazione Comunale di Rossano erano e sono il frutto dell’odio e della discriminazione nei confronti di ben individuati lavoratori. - E' quanto si legge in una nota del segretario comp. Cgil, Antonio Schiavelli - Il Sindaco Caputo-Antoniotti e la loro Ammini8strazione delll’odio e dei licenziamenti non hanno voluto sentire ragione, operando un disegno preordinato di buttare sul lastrico decine di lavoratrici, che hanno il solo torto di non essere graditi al Sindaco effettivo ed a quello nominale della città di Rossano.
Per le amiche e per gli amici presenti all’interno della macchina comunale si calpestano leggi e contratti, si violano i diritti sindacali e si procede al conferimento illegittimo di mansioni superiori e si assume personale esterno in modo clientelare e sfacciatamente di parte.
Per gli amici e per le amiche favori ed assunzioni per i nemici invece i licenziamenti fotografici e discriminatori.
Dopo la condanna per condotta antisindacale del Comune di Rossano anche nella vicenda delle assistenti fisiche giustizia è fatta; il lavoro sporco fatto dalla Magnolia per conto dell’Amministrazione Comunale di licenziamento di ben 22 lavoratrici è stato dichiarato illegittimo ed inefficace dal Giudice del lavoro di Rossano Dottoressa Ferrara Debora Angela. - Continua la nota - Su diversi ricorsi presentati dai nostri Avvocati Antonio Tedesco e Vincenzo Varcasia il Giudice si è pronunciato emettendo diverse ordinanze con le quali condanna la Magnolia alla reintegra delle lavoratrici, riconoscendo fondati i nostri rilievi in ordine alla regolarità delle procedura di legge, ai criteri adottati, ai diritti del sindacato e dei lavoratori, ai crieri di scelta legali, alla comparazione tra lavoratori licenziati e non licenziati.
Giustizia è fatta anche in questa vicenda.
La Funzione Pubblica CGIL rivendica il merito, unitamente agli Avvocati Antonio Tedesco e Vincenzo Varcasia, per aver condotto e per continuare a condurre una battaglia di civiltà e di giustizia contro l’Amministrazione dell’odio e dei licenziamenti e contro un datore di lavoro inadempiente ed omissivo.
Si è partiti con una gara di appalto illegittima ed illegale e si è finiti con un licenziamento illegittimo ed inefficace.
Sappia il Sindaco Caputo-Antoniotti che la nostra determinazione non avrà fine fino a quando il Comune e la Magnolia non ripristineranno la legalità ed il rispetto dei diritti dei lavoratori e del Sindacato.
Lo ripetiamo ancora una volta che la strada maestra è quella della legalità, calpestata in tutta questa vicenda sia dal Comune che dalla magnolia.
E’ possibile, è necessario, è doveroso garantire il lavoro a tutti i 62 lavoratori interessati e mantenere i livelli assistenziali conseguiti negli anni ed abbassati da questa Amministrazione e dalla Cooperativa anche in violazione del progetto presentato nell’ambito della gara basata sul criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa.
Il Sindaco farebbe azione di buon senso nel chiedere la riconvocazione dell’incontro in sede di Prefettura, rinviato a data da destinarsi su richiesta dello stesso Comune e di essere presente alla riunione, rinunciando definitivamente a scegliersi interlocutori di preferenza e ricordandosi delle gravi affermazioni profferite contro le persone in sede di Consigli Comunale, non proprio degne di un Primo cittadino di una città come Rossano. - Conclude Schiavelli - Avvisiamo tutte le autorità competenti che da questo momento in poi riprenderemo le nostre forti mobilitazioni di tutti i lavoratori, non rinunciando ad azioni clamorose nei confronti del Comune. Ad ognuno il suo compito e le sue responsabilità; a noi il mestiere di difendere tutti lavoratori senza se e senza ma."