Rossano, sindaco: troppe offese, campagna odio mai vista
Ci risiamo: su un provvedimento cautelativo del Giudice del Lavoro, relativo al solo rapporto interno tra la Società Cooperativa Magnolia e 3 delle sue operatrici, il solito rappresentante della Cgil ha tentato di imbastire l’ennesima campagna strumentale di odio, di offese e di menzogne contro l’Esecutivo abusando, come ormai gli è più congeniale, di un linguaggio che definire da bassifondi è un eufemismo. A tal fine, oltre la doverosa smentita e le precisazioni che l’Amministrazione dà ai cittadini, il Sindaco Giuseppe Antoniotti, informa di aver dato mandato ai propri legali per tutelare l’immagine e la dignità personale e dell’Ente, sistematicamente calpestata dalle affermazioni ingiuriose di Antonio Schiavelli. Nonostante, infatti, il coinvolgimento del Prefetto di Cosenza su questa vicenda, la Cgil ha ormai superato ogni limite di decenza e sopportazione.
Nel merito, nuovamente stravolto per costruire una cappa di disinformazione, di confusione e di odio da riversare sugli amministratori, si smentisce e chiarisce subito che la gara per le assistenti fisiche era e rimane legittima. La vertenza intervenuta ed in corso, tra i lavoratori ed la Cooperativa, è una questione che non coinvolge il Comune. Ciò sa benissimo il rappresentante della CGIL che, tuttavia, pensa di cogliere l’ennesima occasione per infangare, nella loro dignità personale, amministratori e rappresentanti politici ed istituzionali ad ogni livello, con parole che dovrebbero soltanto indurre alla vergogna! Le istituzioni pubbliche non possono e non debbono essere oggetto di contumelie.
Il provvedimento in oggetto, come è noto, è di natura cautelativa; né può considerarsi escluso a priori che la stessa Cooperativa, unica parte in causa con le operatrici, possa eventualmente impugnare la decisione. Ecco perché, come già accaduto in altre occasioni, il metodo della giunta antoniotti resta quello del rispetto imparziale delle decisioni giudiziarie. Senza interferenze o commenti che servono soltanto ad inquinare. Si tratta di decisioni che non intaccano in nessun momento le scelte generali dell’Amministrazione che, in questa vicenda, non ha fatto alcuna assunzione ma ha solo stabilito un capitolo di spesa ed un budget che deve e sarà rispettato fino alla fine, senza alcun compromesso a danno degli interessi generali. – I fatti sono trasparenti e noti a tutti. Nel corso dell’anno scolastico ed a seguito degli accordi presi dinanzi al Prefetto di Cosenza, il Comune si era impegnato a garantire il rapporto uno ad uno assistenti-ragazzi diversamente abili. Un accordo, mantenuto ed in vigore sin dal febbraio scorso. A tutti e 42 gli interessati, ritenuti idonei attraverso apposita e regolare graduatoria dell’Asp ed uffici servizi sociali è stato assicurato il servizio. Senza alcuna inadempienza né violazione.
E’ falso, strumentale e penoso voler far passare i lavoratori interessati come dipendenti del Comune, oggetto di inventate angherie, di fantomatici licenziamenti o di vessazioni di ogni tipo, quando è sotto gli occhi di tutti e quindi dello stesso Giudice del Lavoro che le lavoratrici in questioni sono semmai dipendenti della Cooperativa Magnolia. – Questo il doveroso ed ennesimo ristabilimento dei fatti, della verità e del buon senso contro una misera e mediocre campagna di odio che non ha precedenti nella civiltà di questa Città. – Per il tutto il resto, Schiavelli, se ha coraggio e qualche grammo di coerenza, vada alla Procura della Repubblica e denunci tutto quanto, a parole e senza alcune fondamento, in questa come in altre vicende, egli continua a definire illegittimo.