Stalking alla ex moglie: giovane rossanese rimesso in libertà
Il Tribunale di Castrovillari, accoglimento totalmente le richieste del penalista Francesco Nicoletti, ha rimesso in libertà un giovane trentenne rossanese, D.S.G., accusato di stalking nei confronti della ex moglie.
Secondo l’accusa avrebbe usato ripetutamente dei comportamenti persecutori e vessatori tali da aver causato nella presunta vittima un costante stato di paura per la sua incolumità e costringendola anche a modificare le sue abitudini di vita.
I DETTAGLI DELLA VICENDA
La vicenda nasce dalla denuncia sporta dalla donna che, esasperata, aveva segnalato i comportamenti dell’ex marito: aggressioni, ingiurie, minacce, danneggiamenti.
L’uomo venne allora convocato nel Commissariato di Corigliano-Rossano dove, anche alla presenza di un Ufficiale di Polizia Giudiziaria, avrebbe minacciato più volte di morte la ex, cosa che poi venne anche riportato nell’apposita annotazione di servizio della polizia.
Nonostante l’invito da parte degli agenti a comportarsi in modo corretto e la consapevolezza delle conseguenze penali a cui sarebbe andato incontro, l’uomo avrebbe insistito però con le minacce.
Nel frattempo, la donna consegnò al personale del Commissariato un file audio, una registrazione delle minacce subite, estese anche alla figlia minorenne e che le sarebbero state rivolte mentre si trovava dal parrucchiere, dove sarebbero state presenti anche persone estranei alla vicenda. In quella occasione, il titolare del negozio aveva invitato l’imputato ad uscire dal locale.
In altri episodi che gli venivano contestati, le minacce di morte avrebbero avuto come oggetto non solo la donna ma anche altri membri della sua famiglia.
La vittima, pertanto, raccontò di aver cercato in tutti i modi di far ragionare l’ex marito, anche con l’intermediazione di parenti: ma ogni tentativo si era rivelato vano.
Aveva poi denunciato di provare costantemente una sensazione di paura e di ansia, che non le lasciava libertà di muoversi; ed anche di vivere in un clima di terrore per la paura delle azioni che l’ex avrebbe potuto commettere contro di lei, la figlia e i suoi familiari.
A carico dell’imputato resta ancora un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre il Giudice delle Indagini Preliminari, su espressa richiesta della Procura di Castrovillari, ha emesso nei suoi confronti un decreto di giudizio immediato.