Miti contemporanei, soldout per “Noi non siamo barbari” e da Medea si passa a Julius Caesar
Sold out e straordinario successo per la prima nazionale di "Noi non siamo barbari", la co-produzione di "Scena Nuda" e "La Contrada - Teatro Stabile di Trieste", che ha aperto la seconda serata del Festival Miti Contemporanei.
Pubblico che ha gremito il Teatro Zanotti Bianco, facendo registrare il tutto esaurito già molte ore prima dell'inizio dello spettacolo, trascinato da un'opera che - partendo da un evento, l'arrivo di uno sconosciuto che una notte bussa alla porta dei protagonisti, in cerca di aiuto - ci parla di emigrazione, di rapporto con l'altro, delle nostre certezze, delle nostre contraddizioni.
Il tutto reso coinvolgente dalla sapiente regia di Andrea Collavino e dagli attori, nei panni di due coppie che si incontrano e si scontrano, in un continuo mutare di tensioni, commedia, tragedia, vita insomma. Splendida interpretazione, dunque, di Teresa Timpano, Filippo Gessi, Saverio Tavano e Stefania Ugomari di Blas, impegnati in una grande prova, fisica ed emotiva.
E questa mattina, "Noi non siamo barbari" ha riscosso altrettanto successo con il pubblico degli studenti, coinvolti ed incuriositi dallo spettacolo, tanto da porre numerose domande al cast ed al regista, al termine delle due repliche.
Tornando alla seconda serata del Festival, il programma è proseguito con un'altra intensa performance: quella di Viviana Lombardo, protagonista di "Medea Kali", la versione del mito prodotta dal Teatro Libero Palermo, per la regia di Beno Mazzone. Una Medea con una nuova origine, tra Occidente ed Oriente, una Medea sensuale, dilaniata dall'amore per la vita e per i figli, in fuga dalla sua tragedia. E Viviana Lombardo incarna questo personaggio con un'interpretazione carismatica, dalla grande forza e presenza scenica.
Oggi il festival prosegue con l'appuntamento di Bova: momento clou, lo spettacolo "Julius Caesar", che andrà in scena, alle 19, prima nazionale, prodotto dalla compagnia greca del Teatro "Karolos Koun" di Atene. Un momento che segna l'apertura di "Miti contemporanei" all'Europa, con questo scambio culturale con la Grecia.
A seguire, la performance di danza, sempre in prima nazionale, "Silenzio a due voci - Procne e Filomela": una produzione Create Danza (vincitore del bando nazionale Miti Contemporanei 2018 per compagnie o singoli artisti calabresi), con la regia e le coreografie di Filippo Stabile e che vedrà protagoniste Elena Mandolito e Marianna Chiarelli.
E domani, 25 novembre, ancora una serie di importanti appuntamenti, di scena questa volta al Castello Aragonese di Reggio: alle 17,30, un incontro, realizzato in collaborazione con il Festival Orestiadi di Gibellina. Per la prima volta a Reggio si confronteranno addetti ai lavori, registi, critici, sul tema "Tra Memoria e Innovazione: il Teatro universale e lo sguardo di Oggi". Interverranno: il direttore artistico del Festival Miti Contemporanei, Teresa Timpano, il regista Matteo Tarasco, il direttore del Festival Orestiadi di Gibellina, Alfio Scuderi, il critico teatrale di Avvenire e di Tv2000, autore del programma televisivo "Retroscena", Michele Sciancalepore, la giornalista Elisabetta Reale. Modererà i lavori la giornalista e critico teatrale Paola Abenavoli.
Di seguito, sempre il Castello Aragonese ospiterà il debutto dell'opera teatrale realizzata in residenza, con 7 giovani attori, su testo di Katia Colica, "Metamorfosi". La regia sarà di Matteo Tarasco, uno dei più acclamati ed innovativi autori della scena contemporanea, che lo scorso anno ha diretto Teresa Timpano nella splendida "Penelope", presentata in anteprima proprio nel corso della scorsa edizione di "Miti contemporanei" e che ha riscosso grande successo al Festival di Spoleto.