La ‘ndrangheta e il controllo dei rifiuti: condannati 90 anni di carcere nel processo “Trash”
Un totale di 90 anni di carcere sono stati condannati dal gup di Reggio Calabria al termine del processo “Trash”.(LEGGI)
In particolare, 20 anni sono stati condannati a Paolo Rosario De Stefano; 18 anni Paolo Caponera; altri 18 a Giuseppe Praticò; 14 anni ad Andrea Saraceno; 14 anni ad Andrea Giungo e 6 anni a Vincenzo Torino.
Assolto l'ex superlatitante Orazio De Stefano.
Il processo è scaturito dall'omonima indagine della Squadra Mobile, che l'11 maggio 2017 aveva eseguito cinque fermi per presunti esponenti di vertice ed affiliati della cosca De Stefano di Reggio Calabria, accusati a vario titolo di associazione mafiosa e varie estorsioni con l'aggravante mafiosa.
L'indagine ha fatto luce sugli interessi e l'infiltrazione nel settore dello smaltimento dei rifiuti da parte della cosca De Stefano, sia nella società a partecipazione pubblica Fata Morgana - creata dal Comune per la raccolta dei rifiuti nel comprensorio dell'Ato (Ambito Territoriale Ottimale) n. 5 e dichiarata fallita il 10 luglio del 2012 - sia nel settore delle società private dell'indotto ad essa collegato. Il gup ha assolto anche Francesco Ferrara e Andrea Maviglia.