Dottoressa aggredita a Crotone, l’ordine dei Medici si costituirà parte civile
“Vile, ingiustificata e particolarmente violenta”: così viene definita dall’Ordine dei Medici di Crotone, l’aggressione subita ieri da Maria Carmela Calindro, la dottoressa di Medicina Interna accoltellata con un cacciavite all’uscita dell’ospedale San Giovanni di Dio del capoluogo (LEGGI).
“Questo ennesimo episodio – sbottano i colleghi della professionista - è stato perpetrato nei confronti di chi si adopera quotidianamente con abnegazione, cortesia, competenza e, nella fattispecie, particolare umanità, ai fini di fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti”.
Per l’Ordine dei Medici, l’episodio si ascrive “nel più ampio fenomeno nazionale di aggressioni nel settore sanitario, culminato non di rado con la morte” e il ripetersi di episodi simili nel crotonese, ma anche l’escalation di violenza, inizia a destare una particolare preoccupazione imponendo, secondo la categoria, “un ancor più fattivo e concreto impegno, già più volte da tutti sollecitato, da parte delle forze politiche e sociali, nonché da parte delle Istituzioni tutte, che si facciano direttamente carico del problema, nella difesa dei loro Medici e di tutti gli Operatori Sanitari, impegnati al servizio della collettività per la tutela della salute dei cittadini, bene garantito dall’Art. 32 della Costituzione”.
Dopo il fatto l’Ordine Professionale si è riunito ieri in consiglio straordinario e ha deciso di costituirsi parte civile proponendo anche l’istituzione di una giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari.