Stabilimento termale Cotronei: chiesta archiviazione per Belcastro
Stabilimento termale, con la richiesta di archiviazione dei procedimenti giudiziari a carico del Primo Cittadino, si mette la parola fine ad una delle più brutte pagine scritte dai soliti soggetti che miravano, e purtroppo mirano ancora, a bloccare la realizzazione di opere pubbliche funzionali allo sviluppo e alla crescita di Cotronei.
La Procura della Repubblica di Crotone ha chiesto l’archiviazione nei confronti del Sindaco Nicola Belcastro e, tra gli altri, anche del responsabile dell’ufficio tecnico comunale Antonio Urso. I procedimenti erano stati aperti a seguito di alcune denunce presentate dal consigliere di minoranza della precedente consiliatura, Salvatore Chimento.
La richiesta di archiviazione, riconosciuta prima dagli inquirenti, dai carabinieri del NOE, poi dal PM ed infine dal GIP – dichiara il sindaco - "non lascia spazio a dubbi di alcun genere. Si tratta di un risultato che si aggiunge a quello ottenuto dall’amministrazione Comunale con l’annullamento, da parte del TAR, della nota del segretario dell’Autorità di Bacino che sospendeva la riclassificazione dell’area termale".
"L’ex consigliere di minoranza, Salvatore Chimento – continua il Primo Cittadino - è stato l’esecutore materiale delle denunce (ben 5 note inviate all’autorità giudiziaria o alle forze dell’ordine), ma siamo certi del ruolo attivo svolto da quelli che gli erano al fianco in qualità di suggeritori e di istigatori d’odio, compreso qualche consigliere comunale dell’attuale minoranza".
"Un modo assurdo di fare opposizione – aggiunge – senza mai una proposta costruttiva e con la sola volontà di ostacolare a tutti i costi la realizzazione di opere fondamentali per lo sviluppo del territorio".
"Non già attraverso il contributo di idee nuove e diverse, bensì attraverso il ricorso all’azione giudiziaria (infondata) ed al dileggio. Lo stesso modus operandi – continua Belcastro – che l’attuale minoranza consiliare ha avuto modo di imitare e portare avanti. Ad evidenziare l’assoluta incapacità di analisi, di proposta e di valutazione politica che contraddistingue tale gruppo di minoranza".
"I danni prodotti dalle denunce presentate da Chimento – prosegue - sono enormi. In primis per i cittadini, che ad oggi ancora aspettano che lo stabilimento termale veda la luce; per le casse comunali, considerate le spese che l’Ente ha dovuto sostenere nella fase del giudizio e per le consulenze tecniche necessarie alla redazione di un nuovo studio idraulico sull’area interessata; per lo Stato, considerate le spese che ha dovuto sostenere per l’esecuzione delle indagini. È davvero sconcertante osservare che, per raggiungere il bieco scopo di non far realizzare ad altri il complesso termale di Cotronei, la collettività debba accollarsi spese enormi che moralmente dovrebbero essere addebitate agli artefici di questi assurdi comportamenti".
"L’auspicio – conclude il Sindaco – è che la responsabilità ritorni protagonista anche nel dibattito politico locale, con proposte, anche alternative, che mirino ad apportare contributi positivi e, nel caso di specie, mi auguro che non si lavori ancora una volta in maniera deleteria per ostacolare la realizzazione di opere pubbliche strategiche per l’intera comunità mediante il dileggio della persona e delle istituzioni, ad iniziare dal prossimo avvio dei lavori del complesso termale. Infine, voglio ringraziare l’avvocato Francesco Verri per la professionalità e per l’impegno profuso nell’azione di difesa. Voglio ringraziare complessivamente la Procura della Repubblica di Crotone per l’equilibrio mantenuto nelle fasi di indagine".