Domani l’incontro del Soroptimist con la studentessa di Boston Meghan Renee
Meghan Renee, studentessa di Environmental Engineering al Massachusetts Institute fon Techonology di Boston, sarà la protagonista dell’incontro con le studentesse lametine organizzato dal Soroptimist club di Lamezia Terme.
La Reisenauer alle 10 di domani, sarà all'Istituto tecnico economico “Da Fazio” in veste di una delle cento esperte di materie scientifiche, nell'ambito del progetto Stem (Scienze, Technology, Engineering, Math) “Le studentesse vogliono contare”.
L'iniziativa realizzata in collaborazione con il Mit di Boston, l'Osservatorio di Pavia e l'As sociazione Giulia nell'ambito del progetto #100esperte, e l'Associazione italiana donne ingegneri e architetti (Aidia) sezione di Milano. L'obiettivo è quello di far crescere il numero delle ragazze nell’ambito delle Stem, aiutandole a operare scelte consapevoli, non dettate da preconcetti o stereotipi di genere che peraltro incidono ancora fortemente nei momenti di decisioni che influiranno su una vita intera.
“Con il progetto Si fa Stem – ha spiegato la presidentessa del club lametino Concetta Giglio – portiamo nelle scuole la testimonianza di giovani donne che hanno scelto l’ambito tecnico scientifico e ne sono entusiaste e quella di scienziate che hanno rotto il famigerato soffitto di cristallo. Intendiamo offrire alle studentesse esempi positivi, di chi ce l’ha fatta, e aiutarle ad operare una scelta libera e consapevole”.
“Lo scarso numero di laureate nelle facoltà tecnico-scientifiche – ha aggiunto la presidentessa Giglio – rappresenta una indubbia perdita non solo per il mercato del lavoro nazionale, ma per la crescita stessa economica e sociale del nostro paese come dell’intera Europa (in Italia nelle facoltà scientifiche gli iscritti sono il 68% contro il 32% di iscritte, una distanza che sale fino al 75% contro il 25% al livello di dottorato). A incidere sulle scelte professionali delle studentesse non sono i risultati scolastici, quanto la convinzione che alcuni ambiti (soprattutto quello legato all’ingegneria) siano tipicamente maschili, l’idea diffusa che una cultura generalista aiuti la conciliazione, ma anche il timore che le discipline Stem presentino maggiore difficoltà, pregiudizio che sta alla base della paura di non farcela e che affonda le sue radici molto lontano nella prima infanzia”.