Al via l’antimafia day dell’associazione Riferimenti

Calabria Cronaca

Inizierà da domani, martedì 25 gennaio, l’Antimafia Day, il programma delle iniziative dedicate al tema della lotta alla mafia, frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto dall’associazione 'Riferimentì, presieduta dalla prof.ssa Adriana Musella, e dal Consiglio regionale della Calabria. Numerose saranno le giornate, fatti di incontri e di dibattiti, che si terranno in molte scuole calabresi, aperte alla società civile, ai rappresentanti degli apparati dello Stato e, soprattutto alle famiglie, per allargare gli orizzonti di consapevolezza sul gravissimo fenomeno criminale che colpisce la nostra terra e non solo. Il progetto di intesa, denominato 'Gerbera Gialla 2010-2011, Memoria e Futurò, si snoderà nei territori delle cinque province calabresi.

L'incontro di domani è previsto con gli studenti della scuola media 'Galileo Galileì, a partire dalle ore 10,00. La mattinata sarà dedicata agli interventi del prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, e del comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, col. Pasquale Angelosanto. Nel pomeriggio dello stesso giorno, a partire dalle ore 16,00, le famiglie si confronteranno con il Procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia di Reggio, Michele Prestipino, e con il questore, Carmelo Casabona.

«Il Consiglio regionale della Calabria – commenta il Vicepresidente Alessandro Nicolò - coerentemente ai principi del suo Statuto, lavora in simbiosi con i rappresentanti dello Stato e delle associazioni con l'obiettivo di elevare gli 'anticorpì culturali nei confronti di un fenomeno, come quello mafioso, che rischia di soffocare il libero svolgimento delle attività economiche e sociali. Come ha avuto spesso modo di sottolineare il Procuratore capo della Repubblica, dott. Giuseppe Pignatone, il successo nella lotta alla criminalità organizzata, non passa solo attraverso il meritevole ed incessante lavoro svolto dagli apparati di sicurezza dello Stato e dalla stessa Magistratura, ma dal corpo della società civile, dal mondo delle imprese e, soprattutto dalla scuola.

Tutti insieme – conclude Nicolò – in una rinnovata consapevolezza unitaria, per fare fronte contro chi, con violenza, sopraffazione e illegalità, crede di far prevalere il proprio tornaconto a discapito degli interessi della collettività».