Rumeno accusato di violenza sessuale, parte il processo. Difesa: “troppi dubbi”
È alle prime battute il processo a carico di C.D., un uomo rumeno che deve rispondere dell’accusa di una violenza sessuale che sarebbe avvenuto nel luglio del 2014 a Rossano.
Nella prima udienza il collegio difensivo, composto dagli avvocati Giuseppe De Luca e Daniele Torchiaro, ha posto una serie di questioni preliminari, sollevando dubbi circa l’attendibilità della versione resa dalla presunta vittima.
Sulla contestata violenza sessuale, in particolare, secondo i legali non si rinviene né una dichiarazione né una denuncia della parte offesa.
L’udienza, intanto, è stata rinviata a luglio prossimo per ascoltare la prima sequela di testi indicati dal Pubblico ministero, Luca Primicerio. Il collegio giudicante è composto dal Presidente Giuseppa Anna Ferrucci, Guglielmo Labonia e Chiara Miraglia.
I fatti contestati sarebbero accaduti nell’area urbana di Rossano, nella zona delle case popolari. Secondo la versione della parte offesa il rumeno si sarebbe intrufolato in casa della vittima con fare furtivo e, successivamente, ne sarebbe nata una violenta colluttazione tra più soggetti che erano intervenuti.
Le circostanze - sempre secondo la difesa - non sarebbero però molto chiare, tanto che viene addotto il fatto che l’imputato avrebbe riportato una prognosi ospedaliera ben peggiore rispetto alla parte offesa.