Agguati mortali a Vibo Valentia, cinque condanne
Cinquantotto anni di reclusione e cinque condanne. È questa la decisione del gip Tribunale di Catanzaro, Francesca Pizii, nei confronti degli indagati del processo scaturito dall’operazione Outset, che ha fatto luce sulla faida del vibonese che ha coinvolto i clan desiderosi di uccidere due uomini che hanno “sfidato” gli esponenti delle consorterie mafiose locali (LEGGI).
Le condanne arrivano in particolare per l’omicidio di Mario Franzoni, ucciso il 21 agosto 2002 a Portosalvo, frazione di Vibo Valentia.
Per il fatto di sangue sono stati inflitti 8 anni di reclusione ciascuno ai collaboratori di giustizia Andrea Mantella, di Vibo Valentia; e Domenico e Pasquale Giampà, di Lamezia Terme.
Trenta anni di reclusione sono invece decisi per Salvatore Mantella, cugino del collaboratore di giustizia, mentre per Enzo Giampà, di Lamezia, gli anni da scontare in carcere sono 20.
Il gip ha poi disposto il non luogo a procedere per morte dell’imputato, invece, nei confronti di Rosario Primo Mantino, anche lui di Vibo, accusato dell'omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi e del ferimento di Francesco Macrì, fatti di sangue commessi il 17 agosto 2006 lungo la strada che collega Pizzo Calabro a Vibo Marina.
Mantino nel dicembre scorso si è tolto la vita nel carcere di Messina (LEGGI).