Legacoop e Federsolidarietà: “unica speranza per il sociale è attuare Riforma del welfare”
“Apprendiamo con piacere che la Terza Commissione del Consiglio Regionale è tornata ad occuparsi della tanto attesa Riforma del Wefare calabrese, seppure annotiamo ancora una volta diverse imprecisioni”.
“Si rende pertanto necessario fare la dovuta chiarezza su un percorso, iniziato oltre 3 anni fa, e che ancora non ha visto esito positivo, anche a causa delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno bocciato, per motivi procedurali, l’iter che aveva condotto all’approvazione del primo atto di riforma con la DGR 449”.
Così Federsolidarietà e Legacoop che precisano come il “processo di riforma sia teso ad attuare, anche in Calabria, una legge nazionale, la L.328/2000, che mentre nelle altre regioni italiane è già “storia”, sul nostro territorio ancora sembra una lontana utopia. Del resto la riforma dovrà andare a riorganizzare un settore, quello dei servizi socio-assistenziali, che ad oggi presenta enormi criticità legate alla quasi totale assenza di programmazione, di risorse e soprattutto di regole certe ed uguali per tutti. I cittadini calabresi, anziani, persone con disabilità, minori, hanno bisogno di questa riforma”.
“Perché solo questa riforma potrà restituire dignità e qualità ai servizi, definendo regole certe circa le professionalità che vanno garantite ed i requisiti strutturali e organizzativi che le strutture devono possedere. Del resto oggi – sottolineano ancora le cooperative - non è possibile chiedere nulla di più agli enti gestori, costretti a “sopravvivere” con rette da fame al limite della legalità. Una situazione che non è più sostenibile, soprattutto per quelle strutture che, vista la 449 poi abrogata, avevano proceduto ad adeguare la pianta organica alle nuove regole e che oggi, se non verrà attuata immediatamente la riforma, dovranno chiudere battenti mettendo in strada centinaia di persone, oggi ospitate nei servizi, e decine di operatori che perderanno il lavoro”.
“Condividiamo la necessità di investire nelle politiche sociali le risorse necessarie a garantire la piena attuazione della riforma che conseguentemente produrrà nuovi posti di lavoro. Un eventuale sospensione di tale percorso contrariamente a quanto si dice, non solo non gioverebbe ai cittadini ed ai servizi, ma determinerebbe l’immediata chiusura di tantissime strutture! Per questi motivi invitiamo l’Assessore Angela Robbe, che sappiamo già alacremente a lavoro per il processo di riforma, a continuare senza indugi per arrivare il prima possibile, e comunque non oltre aprile 2019, alla definizione del Regolamento, salvaguardando così il sistema di welfare calabrese. Su questo percorso continuerà a trovare il nostro pieno sostegno e quello di tutti coloro che – concludono - hanno a cuore le sorti dei cittadini di questa regione”.