Pugliese (Cciaa): “Via della Seta, Governo esclude il porto di Gioia”
Il grande progetto delle Nuove Vie della seta che sta infiammando i dibattiti di questi giorni a livello nazionale ed internazionale potrebbe rappresentare una grande occasione di sviluppo per la portualità calabrese.
Lo afferma il Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese, intervenuto sull’argomento.
“L’ambizioso progetto delle nuove Vie della seta (la cosiddetta Belt and Road Initiative) prevede al momento la realizzazione e lo sviluppo di tre rotte terrestri e due marittime, capaci di spostare gli equilibri geopolitici mondiali – spiega il Presidente Alfio Pugliese - nell’ambito delle rotte marittime il porto di Gioia Tauro ed i porti ionici potrebbero costituire importanti snodi, strategici nell’ambito dell’area mediterranea ed idonei a rilanciare lo sviluppo socioeconomico dell’intero Mezzogiorno di Italia”.
“E’ importante lavorare per portare le imprese italiane nel mercato cinese anziché subire l’avanzata incontenibile dell’economia cinese, sostenendo un progetto di sviluppo italiano atteso da oltre un ventennio – prosegue il Presidente dell’ente camerale crotonese - in tale contesto, anziché spingere su progetti di “archeologia geopolitica” come la Tav, sarebbe più opportuno puntare sul sostenere il ruolo dell’Italia come snodo logistico tra Europa ed Asia, sviluppando il porto di Gioia Tauro e collegandolo logisticamente al resto della regione e del mondo con collegamenti intermodali”.
“Purtroppo, al momento, il Governo intende escludere Gioia Tauro dalle opportunità legate a tali accordi inserendo esclusivamente i porti di Genova e Treviso – conclude Pugliese. E’ evidente che tale scelta priverebbe l’Italia del più importante snodo logistico nel Mediterraneo, con pesanti conseguenze in termini strategici. Auspichiamo che tale decisione venga rivista dando finalmente alla portualità calabrese l’importanza che merita a vantaggio dell’economia dell’intero Paese”.