Faida Patania-Piscopisani: Cassazione conferma sette ergastoli
Ergastolo per sette componenti della faida Patania-Piscopisani. La decisione è stata ribadita dalla Corte di Cassazione che ha dunque condannato al carcere a vita i fratelli Saverio, Salvatore e Giuseppe Patania, di 43, 41 e 39 anni, figli del boss Fortunato, il cui omicidio diede origine alla faida del Mesima conclusa con una serie di omicidi e tentati omicidi (LEGGI).
Carcere a vita anche per la moglie del boss Giuseppina Iacopetta, 65 anni, e per Pantaleone Mancuso, alias “Scarpuni”, 58 anni, di Nicotera; Cristian Loielo, 28 anni, di Sant’Angelo di Gerocarne; e Salvatore Callea, 52 anni, di Oppido.
Ai sette ergastolani sono stati contestati una serie di agguati che portarono alla morte di Michele Mario Fiorillo, Giuseppe Matina, Francesco Scrugli, Davide Fortuna, oltre che dei tentati omicidi di Rosario Fiorillo, Francesco Calafati, Francesco Scrugli, Rosario Battaglia e Raffaele Moscato, Francesco Meddis.
Infine, la Cassazione ha condannato a 30 anni di carcere Francesco Lopreiato, 33 anni, di San Gregorio d’Ippona; e Giuseppe Comito, 43 anni di Vibo Valentia.