Settimana Santa a Badolato in compagnia di Giovanna Marini e i suoi allievi
Giovanna Marini, la più importante cantautrice e ricercatrice di etnomusica italiana conosciuta in tutto il mondo, ha soggiornato in Badolato durante tutta la recente Settimana Santa insieme a 50 suoi allievi della “Scuola Popolare di Musica di Testaccio” di Roma per una ricerca sulle secolari tradizioni e i canti penitenziali del borgo antico.
Un’esperienza straordinaria, - tra visite guidate, incontri speciali, osservazioni e registrazioni, momenti informali ed istituzionali, convivialità e canti. La Scuola Popolare di Musica del Testaccio ha avuto subito modo, fin da giovedì 18 aprile e grazie ad un incontro ad hoc organizzato con la Confraternita di Santa Caterina V.M. d’Alessandria, di confrontarsi con il Prof. Pasquale Rudi e con Totò Scoppa in qualità di curatori di una ricerca di recupero e pubblicazione (fatta negli anni ’90) sui canti popolari tradizionali della Settima Santa di Badolato.
In quella occasione hanno avuto modo di approfondire conoscenze su riti, culti, tradizioni popolari ultrasecolari legate alle processioni pasquali badolatesi ed alla importante storia religiosa dell’antico borgo medievale di Badolato. Un’occasione straordinaria e bella che ha dato modo alla Marini e ad i suoi “allievi” di ascoltare un gruppo di giovani cantori della suddetta confraternita coordinati dai cantori e confratelli anziani Domenico Caporale e Andrea Piroso.
Sempre giovedì 18 aprile, nel pomeriggio, a seguito di un pranzo tipico presso un ristorante del borgo, il gruppo ha avuto l’opportunità di ascoltare il cantautore Mimmo Audino, di esibirsi in maniera informale con Giovanna Marini con la loro emozionante “Ballata per Riace” e di visitare, infine, il Convento francescano di “Santa Maria degli Angeli” e la Comunità “Mondo X”.
Il week-end è stato, poi, caratterizzato dalla partecipazione organizzata alle suggestive ed importanti processioni religiose del Venerdì Santo curata dalla Confraternita del Santissimo Rosario e del Sabato Santo a cura della Confraternita dell’Immacolata. In entrambi i casi, il gruppo della “Scuola Popolare di Musica di Testaccio” ha avuto modo di ascoltare, registrare, filmare i canti dei due gruppi di cantori impegnati lungo le due processioni e coordinate da altri anziani confratelli e cantori come ad esempio il signor Salvatore “Turi” Papaleo.
Cori quest’ultimi, soprattutto quelli della caratteristica ed emozionante Processione Penitenziale dei Misteri Dolorosi del Sabato Santo quest’anno con la partecipazione di 250 figuranti), caratterizzati dalla presenza e dalle voci di alcune donne del paese quali Rebecca Bove e Giulia Scerra. Unica, originale, straordinariamente appassionante ed emozionante, la piccola cerimonia informale organizzata in piazza Castello il sabato mattina per un abbraccio simbolico e di comunità dato alla Marini ed ai suoi allievi.
Il Comune di Badolato ha omaggiato la musicista e cantautrice con una targa ricordo inviata dal sindaco Gerardo Mannello e con un intervento del vicesindaco Domenico Leuzzi. A seguire, Turi Caminiti, Enzo Brogi e Guerino Nisticò hanno omaggiato la storica fondatrice della Scuola Popolare di Musica di Testaccio di un mazzo di fiori con alcuni interventi politico-culturali legati anche e soprattutto alla difficile situazione storico-politico-sociale che l’Italia attualmente vive.
Un abbraccio d’affetto e comunità che si è concluso con una bella performance musicale corale, con canti e inni di lotta popolari italiani, di Giovanna Marini e di tutti i suoi “allievi-coristi” in memoria delle tante battaglie storico-politiche e sociali realizzate dai in passato dalla comunità badolatese, dalle sue donne e dai suoi uomini.
Emozioni replicate anche il sabato sera, in piazza San Nicola e in prossimità del famoso “Catojo di Turi” aperto, per tradizione della famiglia Caminiti e di tanti suoi amici fraterni, per la sua 36ma annata consecutiva, dove ci si è riuniti in maniera conviviale assieme a tantissime persone provenienti da ogni dove “per bere – come ha dichiarato lo stesso Turi - un bicchiere di vino e discutere più o meno seriamente dei destini del mondo sperando di renderlo leggermente migliore. Quest'anno è un anno "difficile": pare che il vino, che abbiamo prodotto con tantissimo amore, sia leggermente tossico per i razzisti. Si consiglia, pertanto, a questa etnia extra-umana di evitarci ora e sempre...questo per il loro ed il nostro bene. Qui tutti gli altri esseri viventi erano e restano sempre invitati da 36 anni!”.
La programmazione del tour di turismo responsabile, culturale e religioso si è concluso – prima della ripartenza del gruppo alla volta di Roma – domenica 21 aprile in quel di Riace per una giornata di solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano ed alla sua comunità locale. Il gruppo ha fortemente voluto visitare il borgo di Riace, la sua bella comunità multiculturale con la sua storia ed esperienza di accoglienza e ospitalità ai rifugiati politici e richiedenti asilo.
Il gruppo è stato accolto dal Vicesindaco Gervasi ed è stato guidato da una delegazione di Riace alla scoperta dei luoghi principali che hanno caratterizzato e caratterizzano i progetti di accoglienza ai migranti. Una visita che si è conclusa con una discussione-confronto sulla situazione difficile attuale che sta vivendo la piccola comunità di Riace e con un abbraccio simbolico e collettivo al caro Mimmo Lucano, sindaco sospeso del comune ionico reggino, per il quale la Marini ha lanciato un appello pubblico in suo sostegno e per la cui comunità ha dedicato una bellissima ballata intitolata “Ballata per Riace”.
“In questo viaggio di Pasqua in Calabria – ha dichiarato una componente del gruppo – abbiamo fortemente voluto passare da Riace per un Laboratorio di Estetica del Canto Contadino e per esprimere solidarietà e vicinanza a Mimmo ed alla sua cittadinanza…aspettando che questo piccolo paese riparta e che Mimmo Lucano possa continuare il suo coraggioso lavoro perseguendo con la sua straordinaria “Utopia della Normalità”.
Il gruppo, prima di ripartire per Roma, ha inteso ringraziare tutta la comunità di Badolato e chiunque abbia collaborato affinché tutti loro potessero vivere esperienze ed emozioni che porteranno per sempre nel cuore, a partire dalla tre Confraternite Religiose e le Parrocchie locali, il Comune di Badolato, i tanti cittadini badolatesi e stranieri incontrati per strade, vicoli e piazze, il Polo degli Operatori Turistici badolatesi di “Riviera e Borghi degli Angeli” per l’importante lavoro svolto in fase di programmazione prima e accompagnamento effettivo in loco e per i loro servizi offerti in maniera integrata di ricettività, ristorazione, accoglienza e informazione, transfer e escursioni.