Badolato: il sindaco non si dimette, si difende dalla accuse di mafia
Il sindaco di Badolato, Giuseppe Nicola Parretta, ha affidato ad una conferenza stampa tenuta stamani a Catanzaro, insieme ai suoi avvocati Salvatore Staiano e Bruno Gianino la sua difesa dalle accuse a lui mosse nell’operazione delle operazioni “Free Boat Itaca”. Il primo cittadino di Badolato si ritiene implicato in vicende che non gli appartengono e così ha inteso mettere a conoscenza i suoi concittadini le proprie valutazioni e le conseguenti determinazioni, ribadendo la sua volontà di non dimettersi e di indire un consiglio comunale aperto a tutti.
Come si ricorderà, nell’operazione “Free Boat Itaca” gli inquirenti hanno ricostruito l’intreccio tra ‘ndrangheta e politica nel comune di Badolato, individuando, proprio in Nicola Giuseppe Parretta confermato alla carica di sindaco del paese alle ultime amministrative del maggio scorso, come elemento cardine. Per questo motivo il sindaco è indagato per concorso esterno in associazione a delinquere nell’inchiesta e ne avevano, anche, richiesto l’arresto (poi negata dal Gip). Lui, invece, respinge tutte le accuse, sottolineando, a suo dire, la insussistenza di gravità indiziaria a fini cautelari e la pesantezza del giudizio morale sulla sua persona.
Per il primo cittadino, poi, occuparsi di Badolato è stata una sfida che lui, nonostante tutto, intende ancora vincere, ed è per questo che intende rimanere al suo posto, ricordando che da tempo ha rinunciato all’indennità di sindaco. Giuseppe Nicola Parretta chiede, infine, accertamenti capillari sulla attività amministrativa svolta, ribadendo che dimettermi sarebbe lasciare irresoluto il dubbio, non temendo neanche l’arrivo di commissione di accesso.