Morti sul lavoro: maglia nera per Crotone. È la provincia più colpita
È Crotone il fanalino di coda nella classifica di morti per incidenti sul lavoro. È quanto confermano i dati dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro su base Inail alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi del lavoro voluta dall’Ilo.
Stando al report redatto nell’ultimo biennio, il 2017-2018, “il maggior numero di infortuni mortali di lavoratori si registra nella provincia di Crotone (6,3 ogni mille) e, a seguire, nelle province di Isernia (5,9‰) e Campobasso (4,7‰)”.
Nel solo 2018, invece, è la provincia di Gorizia che fa registrare il più alto tasso di malattie professionali tumorali (22,5%). La maglia nera, però, per il numero assoluto di malattie cancerogene imputabili al lavoro spetta a Taranto.
Si parla dunque di vera e propria emergenza nel Mezzogiorno per l’incidenza di infortuni sul lavoro e per i decessi registrati. Morti che per gli studiosi, sarebbero imputabili alla “scarsa attenzione alle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e per la maggiore concentrazione delle occasioni di lavoro nei settori a rischio (agricoltura e costruzioni)”.
La maglia rosa della sicurezza spetta invece a Biella, dove negli ultimi due anni non si sono registrati incidenti mortali.
Così nel 2018 circa 641mila lavoratori hanno subito un incidente sul lavoro: l’84,6% di questi sono avvenuti durante l’attività lavorativa, mentre il 15,4% durante il tragitto casa-lavoro. L’aumento più significativo è quello che riguarda gli incidenti con esito mortale (+10,1% nel 2018), soprattutto quando si utilizzano mezzi di trasporto per lavorare.