Fiera mariana, Confcommercio e Confesercenti: “La politica si prenda le sue responsabilità”
Confcommercio e Confesercenti di Crotone hanno deciso di avviare una raccolta firme per sensibilizzare la cittadinanza rispetto a quelli che sono i temi di fondamentale importanza per “costruire uno sviluppo culturale che con questa politica (nessuno escluso) non può arrivare”.
La decisione è stata presa a seguito dei problemi riscontrati ieri durante la Fiera Mariana. Le associazioni vogliono esprimere dissenso “nei confronti di chi governa la città, che, a nostro parere, deve assumere le proprie responsabilità riguardo alle scelte operate, soprattutto quando queste scelte non hanno portato ai risultati attesi e prospettati negli ultimi tre anni. L’organizzazione della fiera è solo l’ultima di una serie di mancanze che non hanno visto la città e le sue imprese partecipi delle azioni compiute”.
Poi l’affondo, perché per le associazioni “il mancato coinvolgimento delle associazioni deputate a manifestare i propri interessi nella costruzione di visioni necessarie per lo sviluppo della città, non interessa a questa politica spicciola che vive di quotidiano e di mancanza di seria programmazione. Neanche una storica manifestazione, fulcro delle nostre tradizioni, riesce a tradursi in un efficiente modello di organizzazione”.
Per Confesercenti e Confcommercio “se la politica decide, legittimamente, di seguire la propria strada (senza coinvolgere nessuno), dovrebbe essere parimenti in grado di assumersi le proprie responsabilità nei momenti di difficoltà. I nostri operatori sono stati maltrattati, l’organizzazione della fiera è stata affidata a chi organizza nella nostra città la fiera di ottobre, il piano del traffico veicolare non è stato concertato, nulla è stato discusso, ma il danno lo pagano sempre gli stessi, le imprese ed i cittadini”.
Arriva poi il momento di autocritica perché su loro stessa ammissione “non sempre abbiamo dimostrato la nostra forza associativa, con idonei mezzi, ma ci siamo illusi di arrivare, attraverso proposte e ragionamenti, alle soluzioni auspicate. A tal proposito vorremmo ricordare che diverse sono state le progettualità presentate a questa amministrazione e diversi sono stati gli impegni presi, ma disattesi. Persiste, in capo a quest’amministrazione, una mancanza di visione che non proietta la Città verso una diversa dimensione. Queste affermazioni potrebbero sembrare polemiche, ma, in realtà, sono la naturale conseguenza della forte delusione per quello che poteva essere e non è stato.
“Siamo pronti a fare autocritica, ma se viene promessa (come avvenuto nell’ottobre scorso) la convocazione, da parte del Sindaco, di un tavolo per discutere di sviluppo e fiere, tavolo mai convocato, allora dobbiamo farcene una ragione. Le attività compiute da questa amministrazione sono state, ahinoi, improduttive. Seppur notiamo la buona volontà di qualche assessore nell’avviare delle attività, questo non basta, necessita un cambio culturale, in cui la concertazione non può essere strumento utilizzato solo da chi la esercita, accondiscendendo ai voleri di chi la propone”.