Massimo D’Alema a Catanzaro: “Vicino a Oliverio, ma parola spetta a calabresi”
Per Massimo D’Alema, intervenuto a Catanzaro a un’iniziativa elettorale di Articolo 1, la Calabria è dei calabresi. O meglio “per la Calabria” devono “davvero decidere i calabresi”. L’ha detto in merito alle regionali, e possibile ricandidatura del governatore Mario Oliverio alla presidenza, D’Alema ha detto che non ha alcuna “difficoltà a esprimere la mia stima e la mia amicizia personale verso il presidente Oliverio, che conosco da tanti anni, ed è stato anche oggetto di accuse che io ritengo infondate. Ha ottenuto parzialmente soddisfazione da parte della Corte di Cassazione, gli sono vicino umanamente e solidale, ma – ha spiegato l’ex premier - non spetta a me decidere chi deve fare il presidente della Regione Calabria”.
Poi un accenno alle elezioni europee di domenica 26 maggio che non è “sul governo nazionale, però può anche indicare una direzione di marcia". E la tensione tra Lega e Movimento 5 stelle “è enfatizzata per ragioni elettorali”, anche se per D’Alema “è anche vero che sono due forze difficilmente compatibili, probabilmente il governo tirerà avanti ma purtroppo credo che non combinerà granché per l’Italia. E’ quindi molto importante che si cominci a costruire un’alternativa. Il voto di domenica – ha concluso D’Alema - non è sul governo nazionale, però può anche indicare una direzione di marcia".
Ha quindi trattato il tema delle Europee che “sono elezioni importanti innanzitutto per l’Europa. Se guardo alla realtà mondiale, allo scontro tra Stati Uniti e Cina, il mondo è dominato da grandi tensioni e dal peso di grandi potenze. Solo un’Europa unita può effettivamente difendere i propri interessi e contribuire alla pace mondiale. Vogliamo un’Europa unita, un’Europa rinnovata: è questo l’obiettivo per il quale innanzitutto chiediamo il voto degli italiani. Poi – ha aggiunto l’ex premier - è importante naturalmente che in Italia si manifesti un’opposizione più forte e una possibile alternativa a un governo che è effettivamente un disastro, al di là di ogni previsione negativa, un governo completamente paralizzato dai litigi, incapace di rispettare i suoi impegni e di promuovere lo sviluppo del Paese. In questa situazione è importante che ci sia un’opposizione più forte, non fosse altro perché questo li spinge a governare meglio. Credo che i cittadini debbano dare il segnale, nel loro interesse”.