Attori in erba recitano il copione de “Le Intellettuali”: ultima opera di Molière

Catanzaro Tempo Libero

Domani, alle 20.30 al Teatro Comunale, nel cuore del centro storico di Catanzaro, va in scena “Le Intellettuali” - l’ultima commedia di Molière scritta nel 1672 – che l'associazione “NuovaScena AcliArteSpettacolo” ha scelto peR chiudere in bellezza sei mesi di lavoro, impegno, e studio per il teatro seguito con grande passione dai ragazzi e dalle ragazze che seguono il laboratorio. Attori in erba affidati alle sapienti cure di Romina Mazza che dello spettacolo in scena domani ha curato la regia e l'adattamento del testo, cesellato e modellato addosso agli ai venti allievi coinvolti nella drammatizzazione.

Il teatro, nell’ottica della regista Romina Mazza e del presidente dell'Associazione NuovaScena AcliArte Spettacolo, Salvatore Conforto, è uno strumento educativo in grado di restituire una centralità all’essere umano in tutte le sue componenti, fisiche e spirituali, nell’ottica di un nuovo umanesimo in cui, se non è più possibile fare riferimento a valori assoluti e ideologie, è comunque auspicabile un’unità delle conoscenze e delle esperienze intorno alla figura umana.

Domani sera, quindi, conosceremo, Armanda la figlia di una famiglia della borghesia francese. Assomiglia in tutto e per tutto a sua madre Filaminta, una donna completamente assorbita dagli interessi artistici e intellettuali, tanto da lasciar quasi perdere altri aspetti della vita privata e coniugale. Questo suo atteggiamento, ovviamente, non rende particolarmente felice suo marito Crisalo, che al contrario, è una persona più semplice, meno artificiosa della moglie. Ed è una persona che dà, invece, grande importanza ai valori morali, quali l’amore e la famiglia.

La storia regge solo a patto che si presti fede alla “finzione” scenica. Molière mette a nudo valori come la famiglia e la cultura, sbucciandoli, tradendoli e trattandoli come prese di posizione il cui movente è opportunistico.

Si celebra continuamente il potere; ma potere è la cultura, come potere è l’ignoranza; è potere l’intellettuale, ed è potere la serva di casa; è potere la tradizione ed è potere la novità; è potere il maschio ed è potere la femmina: perché il potere non ha sede né volto, cambia faccia e posizione a seconda di chi lo detiene. NuovaScena AcliArteSpettacolo, mette in scena le Donne, quelle con la D maiuscola: decise, grintose, che sanno quello che vogliono e che sono capaci di tutto. Ironiche e intraprendenti, sanno essere docili madri, mogli agguerrite, lavoratrici, ma anche amanti dell’arte e della letteratura perché mai rinunceranno al sapere. L’indipendenza femminile è un valore essenziale, che “ le intellettuali “ mai vorranno perdere di vista.