Ragazzina palpeggiata a Cosenza: arrestato 29enne della Guinea
Una minuziosa ed ininterrotta attività investigativa condotta dai Carabinieri di Cosenza ha portato in meno di 48 ore a dare un nome e un volto al presunto autore dell’aggressione avvenuta ai danni una ragazza minorenne cosentina nella serata dello scorso 13 giugno (LEGGI).
Si tratta di un 29 enne immigrato della Guinea, sprovvisto di documenti di riconoscimento, senza fissa dimora, con procedenti di polizia.
Richiedente la protezione internazionale era giunto a Lampedusa il 3 novembre del 2016 e nel pomeriggio di oggi è stato arrestato dai militari della stazione di Cosenza nord.
Le indagini che hanno condotto al suo fermo sono iniziate la sera del 13 giugno quando presso gli uffici i genitori di una ragazza di 13 anni hanno formalizzato una denuncia per aggressione.
In particolare, intorno alle 7 di sera di quel giorno, la ragazzina nel rientrare a casa, percorrendo la strada che da Via Mazzini conduce verso Corso Mancini, all’altezza dell’Autostazione, è stata avvicinata da un persona di colore che dopo un primo apprezzamento verbale, si sarebbe avventata sulla stessa palpeggiandola.
NONOSTANTE LA PAURA CHIAMA IL PAPÀ
La minore fortemente scossa ed impaurita da quanto stava accadendo è riuscita a chiamare telefonicamente il padre, che stava attendendo il suo arrivo in piazza Bilotti. L’uomo ha immediatamente raggiunto la figlia e contattato tempestivamente la Centrale Operativa tramite il 112.
Sul posto sono state inviate subito tutte le pattuglie in circuito dell’Arma. Il ragazzo immigrato, nel momento in cui ha percepito quanto stava accadendo, si è allontanato velocemente dalla zona facendo perdere le sue tracce.
I Carabinieri, giunti immediatamente sul posto, dopo aver ricevuto una descrizione sommaria dell’aggressore da parte del padre che era riuscito ad incrociarlo, hanno avviato le ricerche in tutta la zona raccogliendo quanti più elementi informativi dalle persone presenti sul luogo.
La vittima insieme ai genitori è stata accompagnata negli uffici della Stazione di Cosenza Nord dove hanno formalizzato una dettagliata denuncia dell’evento, fornendo agli investigatori moltissime informazioni utili per l’individuazione del responsabile.
Da lì è scaturita una copiosa attività investigativa, dove oltre alla raccolta delle registrazioni delle telecamere di tutto il quartiere, sono state identificate e vagliate le posizioni di tutti gli extracomunitari che giornalmente frequentano la zona.
OGGI LA SVOLTA: LA SOMIGLIANZA E L’ARRESTO
Oggi pomeriggio la svolta. Una pattuglia ha notato un ragazzo che assomigliava moltissimo alla descrizione del ricercato. Così hanno proceduto ad un controllo su strada, accertando che quel ragazzo era senza i documenti di riconoscimento.
Pertanto, ritenendo che lo stesso potesse essere un extracomunitario irregolare sul territorio italiano e dovendo adempiere all’obbligo di identificarlo, i militari lo hanno portato nella vicina caserma dei Carabinieri.
Il giovane straniero è stato poi riconosciuto dal padre della ragazza - contattato appositamente - e i carabinieri lo hanno dunque dichiarato in stato di fermo, informando di quanto avvenuto il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza, che ne ha disposto il restringimento presso la casa circondariale locale in attesa dell’udienza di convalida.