Anche a Catanzaro l’iniziativa che riunisce musei, archivi e biblioteche
Tracciare un percorso tra opere e antichi testi, alla scoperta delle origini dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. È questo lo scopo di “Le Cattedrali e i Santi Patroni”, il progetto organizzato dai tre enti culturali - museo, archivio e biblioteca - dell’Arcidiocesi con il patrocinio della Conferenza Episcopale Italiana e della Regione Calabria. Programma che, iniziato il 5 maggio a Squillace, in concomitanza con i festeggiamenti di Sant'Agazio, mira a far conoscere le bellezze del territorio.
Aperture straordinarie, visite guidate, mostre, seminari e laboratori: tanti gli eventi pensati e organizzati per mettere in luce lo stretto legame di musei, archivi, e biblioteche col territorio e la comunità locale. Nell'aula Sancti Petri del Palazzo Arcivescovile di Catanzaro si è tenuto l'incontro di apertura al quale non è voluto mancare Monsignor Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, che ha dato tanto per il capoluogo, tra i molti interventi, a lui si deve la nascita del Museo Diocesano e della Biblioteca Arcivescovile con l'Archivio storico.
Presente don Luciano Palombo, responsabile archivio storico e direttore della biblioteca dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, che ha espresso la sua soddisfazione per la rete creatasi. “Lavorare sulla valorizzazione delle cattedrali e dei santi patroni è molto importante per lo spirito di comunità del nostro territorio – ha sottolineato Salvatore Bullotta, responsabile amministrativo dell'assessorato alla Cultura della Regione Calabria – E' un gran segnale il coinvolgimento e la correlazione di questi tre istituti perché custodiscono un patrimonio con testimonianze di grande rilievo e noi, come Regione, stiamo investendo molto su queste realtà.”
Antonella Rotundo, responsabile attività didattiche e laboratoriali del Mudas - nel porgere i saluti di don Maurizio Franconiere, direttore del Mudas e delegato per i beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi - ha raccontato l'esperienza attiva dei laboratori “che servono a traferire la conoscenza soprattutto ai più piccoli, perché ogni oggetto, libro e immagine racconta una storia”.
E' stata inaugurata una mostra di antichi volumi e documenti – visitabile sino al 21 luglio all'interno del Museo Diocesano – volta al recupero della storia delle cattedrali di Catanzaro e Squillace e dei due santi patroni, Agazio e Vitaliano. Durante la presentazione, l'archivista Sandra Invidia ha descritto i documenti archivistici e bibliografici esposti nella mostra.
E' stato mostrato un lavoro di digitalizzazione della Cattedrale di Squillace, a cura di Claudio Cosentino, Vitaliano Gallo e Paolo Daniele. Lo stesso intervento verrà realizzato per Catanzaro e proiettato durante le festività di San Vitaliano. Il progetto rientra nell'iniziativa nazionale "Aperti al MAB. Musei, Archivi, Biblioteche ecclesiastici", che punta a dare risalto al ruolo centrale svolto da ogni Istituto culturale nel proprio territorio e in particolare con la sua comunità. Questo affascinante intreccio è stato illustrato dall'archivista Benedetta Trapasso. La squadra del progetto MAB di Catanzaro-Squillace è composta da: Lucia Boccalone, Lara Caccia, Marianna Gentile, Alessandro Mercurio e Roberta Petrillo.
“Aperti al MAB” è promosso dall'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'edilizia di culto della CEI, insieme all'Associazione musei ecclesiastici italiani (AMEI), all'Associazione archivistica ecclesiastica (AAE) e all'Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (ABEI), con il patrocinio del coordinamento MAB-Italia Musei Archivi Biblioteche e in collaborazione con l'International archives day e con le Giornate nazionali dei musei ecclesiastici.