Sindaco “illegale” a Riace. Il leghista Trifoli era ineleggibile
Non poteva essere eletto il nuovo sindaco di Riace, Antonio Trifoli. Passato col 41% delle preferenze, con una lista civica vicina alla Lega, purtroppo Tifoli non avrebbe avuto i requisiti per diventare primo cittadino.
Il neo eletto, durante la campagna elettorale per le amministrative, era impiegato come dipendente comunale con il ruolo di ispettore della sicurezza dell’ente.
Contratto che, stando all’articolo 60 della legge del 18 agosto del 2000, la 267, il Testo Unico degli Enti Locali, interferirebbe appunto con la carica di sindaco.
Secondo il decreto, infatti, non sono eleggibili alla carica tutta una serie di figure che hanno rapporti di collaborazione subordinata con le amministrazioni pubbliche.
Tuttavia, lo scorso 26 aprile la Giunta di Riace aveva concesso a Trifoli l’aspettativa, non retribuita, per il periodo che andava dal 27 aprile al 31 maggio 2019.
Il tutto per consentirgli di candidarsi a Sindaco della cittadina. Ma lo stesso non avrebbe potuto avvalersi dell’istituto dell’aspettativa in quanto questo previsto solo per i dipendenti pubblici a tempo indeterminato.