Randagismo. Il presidente Trocino (Enpa) icontra il direttore generale Borrello
Nei giorni scorsi su richiesta dell’Onorevole Elisabetta Barbuto, Silvio Borrello - direttore generale della sanità animale in servizio presso il Ministero della Salute - ha ricevuto Giuseppe Trocino - presidente della sezione Enpa di Crotone – per parlare della problematica del randagismo che da sempre affligge la Regione Calabria.
“Il presidente della locale sezione dell’Enpa – riferisce Barbuto - si è fatto portavoce delle difficoltà quotidiane in cui sono costretti ad operare gli innumerevoli volontari presenti sul territorio. Volontari che suppliscono all’inerzia delle Istituzioni recuperando gli animali abbandonati, accollandosi le spese di sterilizzazione, i costi del loro mantenimento e quelli necessari per farli adottare anche fuori regione.
“Un grido di aiuto – quello riportato dall’Enpa - per chiedere l’intervento del Ministero della Salute affinché faccia luce sul business che si cela dietro la gestione dei canili e sulle reali ragioni che impediscono alla Calabria di garantire un efficiente sistema di prevenzione del fenomeno. Il direttore Borrello ha garantito la massima attenzione sull’operato dei servizi veterinari calabresi, peraltro già avviato nel corso del 2018 con l’audit dei direttori dei servizi veterinari e l’ispezione dei canili privati presenti in Regione”.
L’Onorevole Elisabetta Barbuto, da sempre sensibile alle problematiche animaliste, ha confermato il suo impegno e quello degli altri rappresentanti locali e nazionali del Movimento 5 Stelle e ha dichiarato: “il randagismo non è una questione che riguarda le persone sensibili alla sofferenza degli animali ma un problema che ha ripercussioni ogni giorno su tutta la società civile in forma diretta e indiretta. Basti pensare ai costi che i Comuni elargiscono annualmente per la custodia dei cani all’interno dei canili e ai sinistri stradali causati dagli animali vaganti. Del business che gravita intorno ai randagi e che arricchisce la criminalità organizzata se ne sta occupando la magistratura e si spera in una rapida definizione dei procedimenti penali pendenti”.