Fuscaldo. Omicidio Ramundo, svolta nelle indagini: fermato il vicino di casa
C’hanno messo appena 24 ore i carabinieri di Cosenza a risolvere il caso dell’omicidio di Giuseppe Ramundo, il 52enne ammazzato giovedì scorso nelle campagne di Fuscaldo (LEGGI).
I militari hanno difatti eseguito un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Paola nei confronti di un pensionato 66enne omonimo della vittima, Geppino Ramundo, e che abita nella frazione Cariglio, sul cui conto gli investigatori si dicono certi di aver raccolto dei gravi indizi di colpevolezza in ordine all’omicidio.
Ramundo, intorno alle 8,30 di ieri, 25 luglio, era stato trovato riverso e colpito da tre colpi d’arma da fuoco, sul ciglio di una strada comunale, a qualche decina di metri dalla sua abitazione, mentre il presunto assassino era stato soccorso per una ferita, anch’essa da arma da fuoco.
Le indagini, coordinate dal Procuratore di Paola Pierpaolo Bruni, e dal Sostituto Teresa Valeria Greco, e svolte dal Nor della Compagnia carabinieri della cittadina cosentina, mentre per quanto riguarda i rilievi tecnici dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale bruzio, avrebbero dunque ed in breve tempo consentito di raccogliere i gravi gli indizi sul 66enne.
In particolare, spiegano gli inquirenti, sarebbe emerso come tra i due, vicini di casa e con fondi confinanti, vi fossero da diversi anni dei rapporti tesi dovuti, essenzialmente, a delle problematiche relative a dei “confini” e che avrebbero portato nel tempo a delle liti, l’ultima delle quali sfociata con il tragico epilogo di ieri mattina.
Per commettere l’omicidio, è stata utilizzata una pistola calibro 7,65 detenuta e portata illegalmente per del presunto omicida e sulla quale sono in corso degli accertamenti per stabilirne la provenienza.
Il 66enne è stato portato nella Casa Circondariale di Paola.