Trasversale delle Serre: 13 anni per i lavori e costi lievitati di 57mln, indaga la Gdf
Un’opera pubblica, ovvero la realizzazione di un’importante arteria stradale, che lievita nel tempo e che per la sua costruzione si arrivi ad impiegare più del triplo del tempo previsto e necessario, con i conseguenti disagi e ritardi, ma anche con notevole aumento dei costi a carico dei contribuenti: una somma in più che si stima vicina ai 60 milioni di euro. Storie note e piuttosto comuni nel nostro paese, si dirà.
Un “malcostume” negli appalti pubblici che in questo caso pare abbia interessato anche la “Trasversale delle Serre”, ovvero la costruenda strada statale fondamentale per il collegamento interprovinciale del vibonese, tra i comuni di Argusto (nel catanzarese) e Serra San Bruno (nel vibonese).
Su quest’opera hanno concentrato la loro attenzione i finanzieri Vibo Valentia che hanno concluso oggi un monitoraggio delle procedure amministrative relative all’appalto.
Per circa tre anni gli specialisti delle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sono stati impegnati in accertamenti istruttori, acquisendo documentazione presso le sedi dell’Anas di Roma e Cosenza sulla realizzazione dell’infrastruttura pubblica, ed in particolare del tratto viario insistente nel vibonese, con uno sviluppo pari a 21 chilometri.
Ne sarebbe emerso come l’appalto - aggiudicato nel 2005 ad un’associazione temporanea di imprese, per un importo contrattuale di circa 124 milioni di euro – si sarebbe concluso solo nel 2018, cioè dopo ben 13 anni, e con un costo totale di oltre 191 milioni, dunque una levitazione di spesa pari di quasi 57 di milioni.
La complessa analisi documentale delle singole procedure amministrative ed eseguita dai militari sulle annualità antecedenti agli accertamenti, ha comportato una gravosa opera di ricostruzione da cui sarebbero emerse delle anomalie e dei fattori di criticità che avrebbero comportato un elevato aggravio della spesa.
Secondo gli investigatori, infatti, l’allungarsi dei tempi di realizzazione dei lavori, così come la dilatazione dei singoli costi rispetto all’aggiudicazione iniziale, aggravata dall’assenza di possibili alternative esecutive, avrebbe dovuto consentire di evitare le varianti progettuali richieste dalle imprese coinvolte e le riserve che, seppur oggetto di una parziale riduzione, avrebbero di fatto favorito “tendenzialmente” l’appaltatore.
Sotto la lente, poi, anche i dirigenti pubblici dell’Anas coinvolti a vario titolo nella vicenda, e che in relazione all’incarico rivestito nel tempo, non avrebbero vigilato efficacemente sulla durata dell’opera nel suo complesso.
In definitiva i finanzieri hanno evidenziato alla Corte dei Conti di Catanzaro delle problematiche progettuali, esecutive e gestionali, tali da determinare una notevole dilatazione del tempo contrattuale, pari al 300% della durata, passando cioè dai 727 giorni previsti dal cronoprogramma agli oltre 1868 giorni aggiuntivi, elemento che avrebbe comportato un incremento di circa il 46% dell’importo dei lavori.
Sostanzialmente, dunque, si sarebbe riscontata una gestione complessiva penalizzante per lo sviluppo delle numerose opere strutturali che insistono sul percorso della Trasversale, in termini di tempo e di esecuzione e sia per l’impiego di consistenti risorse economiche, dalla data di sottoscrizione del contratto, avvenuta nel giugno del 2005, a quella del collaudo effettuato nel giugno del 2018.
L’attività svolta dalle fiamme gialle è ora al vaglio della magistratura contabile Catanzarese che sta valutando la sussistenza di un eventuale danno all’erario.