A funghi, ma con prudenza. I consigli del Soccorso Alpino Calabrese
Parlare di funghi, in Calabria, significa parlare di bosco spesso di montagna e quindi di terreno difficoltoso; alcuni boschi assumono poi i requisiti propri dell'ambiente ostile.Il soccorso alpino (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, risorsa tecnica del Sistema Sanitario di Urgenza ed Emergenza 118) registra ogni anno, sull’intero territorio nazionale, diverse centinaia d’interventi a favore di fungaioli in difficoltà; qualche decina risultano le vittime. E questo anche in Calabria. Spesso gli interventi di ricerca e soccorso si dimostrano particolarmente difficili a partire dall’individuazione precisa della zona dove la persona è dispersa.
La scivolata va considerata come il pericolo maggiore; non di rado vengono soccorse persone colte da malore, presumibilmente generato da eccessivo affaticamento.
I consigli che si possono dare sono pochi, a volte apparentemente banali ma comunque importanti. Va evitato l’uso di stivali di gomma, anche su terreni ritenuti poco impegnativi, a favore di un buon paio di scarponi da montagna.
Frequentemente i cercatori di funghi si muovono da soli per mantenere segreti i luoghi di raccolta; va ricordato però che, in mancanza di compagni un piccolo incidente può determinare situazioni difficili da controllare; ad esempio, una banale distorsione può irreparabilmente obbligare all'immobilità e alla conseguente impossibilità di chiamare soccorso.
Utile può essere il cellulare anche se in zone montane e boscose sono ancora frequenti le aree “in ombra” senza campo.
Buona regola è comunicare a familiari o conoscenti il luogo e il percorso che s'intende seguire, non variarlo, e avvisare dell'avvenuto rientro. Solo così, in caso di mancato rientro dovuto a infortunio o altro, ci sarà qualcuno che potrà dare l’allarme, attraverso il numero unico 112 (o 118), per attivare la ricerca del disperso.
Altra buona regola è l’ascolto attento del bollettino meteo, per evitare di dover fare i conti col maltempo, temporali soprattutto.
E ci si dovesse smarrire, non bisogna mai perdere la testa facendosi prendere dal panico. In caso di necessità un piccolo zaino ben organizzato sarà utile per far fronte a qualche imprevisto; un piccolo kit di pronto soccorso (ce ne sono tanti in commercio), un coltello multiuso, un maglione, una giacca impermeabile e antivento, un telo termico (foglio leggero di materiale plastico alluminizzato dal costo irrisorio), una pila frontale, un accendino, cibo e soprattutto bevande di ristoro. Non possono mancare poi un power-bank (una sorta di batteria supplementare per il proprio telefono). Bisogna ricordare poi che esistono tante applicazioni in grado di dare la propria posizione aggiornata ad amici e parenti.