Tutela dell’ambiente e degli alimenti, al setaccio il vibonese: diverse multe e denunce
Nei giorni scorsi i reparti dei Carabinieri Forestali di Vibo Valentia hanno riscontrato diversi illeciti sul territorio provinciale, in violazione alle specifiche normative del settore agricolo, agroalimentare e forestale.
Un uomo di Zambrone è stato così denunciato poiché su un terreno sottoposto a vincolo paesaggistico ambientale, idrogeologico e di inedificabilità, aveva realizzato un percorso sterrato senza alcun permesso causando l’ostruzione di un tratto del torrente “Valle di Petto-Pignara”.
Il titolare di un laboratorio artigianale di prodotti alimentari, invece, ed un commerciante di prodotti lattiero caseari freschi, residenti nei comuni di Ricadi e Rombiolo, sono stati raggiunti da sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 3mila e 500 euro, per l’inosservanza alla predisposizione delle procedure di autocontrollo del sistema HCCP, oltre che per la commercializzazione di prodotti lattiero caseari freschi con l’utilizzo di un veicolo in precarie condizioni igienico-sanitarie, provvisto di apparecchiatura per la misurazione e la stabilizzazione della temperatura non attivato, seppur funzionante.
A Nardodipace, il proprietario di un veicolo in evidente stato di abbandono e destinato alla demolizione, è stato sanzionato, per un importo di poco più di 1600 euro, per aver omesso la consegna del mezzo ad un centro di raccolta autorizzato.
Particolare attenzione è stata posta dai Forestali, inoltre, al ciclo dei rifiuti ed al fenomeno dell’abbandono o gestione incontrollata correlato.
Il titolare di una fabbrica di profili lamellari in legno di Serra San Bruno è stato pertanto denunciato per aver realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da scarti di legno e segatura. I rifiuti, quantificati in circa 90 metri cubi, sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
A Spilinga è stata accertata la realizzazione abusiva di una discarica a cielo aperto in conseguenza dell’abbandono sistematico di varie tipologie di rifiuti classificati come speciali non pericolosi, costituiti da materiali provenienti da demolizione e di risulta edile, ferroso, plastico, blocchi in cemento armato terre e rocce da scavo.
A causa della notevole pendenza del terreno, situato in un bosco, i rifiuti rotolavano nel sottostante torrente Fiumara della Ruffa, in un’area sottoposta a vincolo idrogeologico, paesaggistico e ambientale e anche Sito di interesse comunitario.
La zona è stata sequestrata penalmente ed affidata in custodia giudiziale al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale interessato, con la contestuale informativa all’Autorità Giudiziaria.
I Carabinieri Forestali confidano nella collaborazione dei cittadini, che possono segnalare gli illeciti al numero di emergenza ambientale 1515.