Piscina chiusa e scoppia la protesta. Atleti e associazioni dall’assessore

Crotone Sport

Protesta in piazza Municipio a Crotone per chiedere la riapertura della piscina comunale. È successo ieri, quando gli atleti dell’Asd Rari Nantes Auditore, Kroton nuoto e Lacinia nuoto, pensando di poter bagnarsi nell’acqua della struttura per iniziare gli allenamenti per la stagione agonistica, hanno trovato la piscina chiusa.

Così tanto i presidenti delle associazioni sportive, quanto gli atleti si sono presentati in piazza municipio per esprimere il proprio disappunto nei confronti dell’amministrazione comunale per il mancato utilizzo dell’impianto olimpionico comunale.

Una volta arrivati in piazza i ragazzi, intonando cori festosi e di richiesta all’apertura dell’impianto, sono stati accolti nei locali della sala consiliare del Comune di Crotone dall’assessore allo sport Giuseppe Frisenda, che da ex praticante il mondo del nuoto ribadiva la sua ferma volontà per una rapida risoluzione della problematica.

Nel suo breve incontro Frisenda, dopo aver ricordato l’illegittimità del percorso amministrativo portato avanti dal mese di agosto, ha assicurato che l’iter procedurale sarebbe stato assolto in breve tempo. A questa dichiarazione le associazioni, le famiglie ed i ragazzi hanno preteso di aver maggiori assicurazioni e più pregnanti risposte.

Il Delegato Provinciale Coni ha quindi chiesto un procedimento da parte del Sindaco, che consenta alle associazioni sportive agonistiche di poter far fronte all’impellente esigenza di avviare gli allenamenti necessari per la programmazione della stagione agonistica, messa a serio rischio dal ritardo accumulato.

Frisenda ha dichiarato in merito di “avere una soluzione condivisa con la Federazione Italiana Nuoto e di aver avuto un dialogo telefonico con il Presidente del Comitato FIN Regionale Calabria il quale, nelle prossime ore - ribadendo ore e non giorni - sarebbe venuto a Crotone per incontrare il sindaco e l’assessore proponendo una soluzione immediata del problema.”.

La vicenda nasce a causa della discrasia in un procedimento amministrativo incardinato su di una Delibera di Giunta comunale - la N. 261 del 13/08/2019 - attraverso la quale l’amministrazione comunale, nella persona dell’Assessore allo Sport Giuseppe Frisenda, in gestione ordinaria diretta dell’impianto natatorio, si relazionava in data 23 agosto con le Associazioni affiliate Fin e gli Enti di promozione e chiedeva al delegato provinciale CONI di coordinare le suddette associazioni sportive, al fine di raggiungere una condivisione sull’utilizzo degli spazi acqua giornalieri presso l’impianto olimpionico. L’esito dei diversi incontri è stato regolarmente depositato al Comune di Crotone il 19 settembre.

Considerato l’iter procedurale impostato e richiesto dall'assessore allo sport, le associazioni pensavano che i lavori rispondessero in modo opportuno alle esigenze dettate. Ma il procedimento attuato fino a quel momento è stato giudicato da parte del Dirigente allo Sport del Comune di Crotone non congruo, non rispettoso delle norme e quindi non legittimo e da modificare.

Le società si chiedono dunque “perché sia perso tanto tempo e non sia stata avviata la giusta procedura sin dal primo incontro. Da qui la presa di posizione dei ragazzi e delle rispettive famiglie che vedono svanire nel nulla la possibilità, peraltro, già ritardata e più volta rimandata, di poter utilizzare la piscina per allenarsi”.