Inchiesta “Giardini segreti”: chiesta la condanna per 11 imputati
Undici imputati tutti da condannare nel processo nato dall’inchiesta anti droga “Giardini segreti” (QUI). È quanto richiesto dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Annamaria Frustaci, al termine della requisitoria dinnanzi al Gup distrettuale del capoluogo.
L’inchiesta ha portato a scoprire un vasto traffico di marijuana gestito da una presunta associazione con a capo Emanuele Mancuso, 30enne ex rampollo dell’omonima famiglia di Limbadi che da due anni è un collaboratore di giustizia.
Proprio dalle rivelazioni del figlio del boss Pantaleone, detto “l’ingegnere”, è stato possibile trarre in arresto lo scorso luglio diverse persone nell’ambito del blitz condotto dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia, diretta da Giorgio Grasso e dal suo vice Cristian Maffongelli.
In particolare, il pm Frustaci ha invocato 4 anni e 8 mesi di reclusione per Emanuele Mancuso; 7 anni e 6 mesi per Giovanni Battaglia di Nicotera; 6 anni e 6 mesi per Cesare e Francesco Costa di Nicotera; 7 anni e 4 mesi per Giuseppe Di Certo di Nicotera; 7 anni e 3 mesi per Giuseppe Franzè di Stefanaconi; 7 anni e due mesi per Giuseppe Navarra di Rombiolo; 7 anni e 5 mesi per Francesco Giuseppe Olivieri di Nicotera; 7 anni e 5 mesi per Valentin Ciprian Stratulat di Nicotera; 7 anni e 3 mesi per Pantaleone Perfidio di Nicotera; 7 anni e 5 mesi per Giuseppe Olivieri (fratello di Francesco Olivieri).
Altri quattro imputati saranno processati dinnanzi al Tribunale di Vibo con rito ordinario, partito lo scorso 30 settembre.