‘Ndrangheta: scarcerati dalla Corte d’Appello di Roma due boss di San Luca
Scarcerati dalla Corte di Appello di Roma i fratelli Antonio e Francesco Pizzata, ritenuti esponenti di spicco della mafia calabrese ed ai vertici della consorteria mafiosa egemone a San Luca.
La scarcerazione sarebbe avvenuta per scadenza del termine massimo di custodia cautelare relativo al procedimento penale sulla presunta sussistenza ed operatività di un’associazione dedita al narcotraffico su Roma.
La decisione dei giudici romani è arrivata all’esito del deposito dell’istanza dei difensori dei due imputati, l’avvocato Giovanni Taddei, per Antonio Pizzata, e gli avvocati Giandomenico Caiazza e Roberto Rampioni, per Francesco.
Il tutto a seguito della decisione della Corte di Cassazione che nelle scorse settimane ha annullato con rinvio il processo che vede coinvolti e i Pizzata e altri soggetti.
In particolare, i legali avrebbero evidenziato che la sentenza di secondo grado è stata annullata relativamente a tutti i capi di imputazione per i quali era intervenuta la conferma della condanna emessa dal primo giudice.
I difensori avrebbero rilevato, inoltre, che il termine massimo di fase era decorso e di conseguenza hanno chiesto la scarcerazione dei rispettivi assistiti.
Ricorso accolto dai giudici che hanno dunque dichiarato inefficaci le misure cautelari applicate.