Omicidio a Campana, l’ombra della vendetta sull’uccisione dell’agricoltore
Francesco Madera, 55 anni: è lui la vittima dell’omicidio a colpi di fucile avvenuto a Campana, nel cosentino (QUI). Un assassinio che però potrebbe essere stato eseguito sia con un fucile, appunto, ma anche con un’altra arma.
Ne sembrano certi gli inquirenti, soprattutto alla luce della prima ispezione eseguita dal medico legale, ma sarà ovviamente l’esame autoptico a fare chiarezza, così come ha riferito il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla.
La tesi è che Madera possa essere stato ammazzato da un sicario arrivato sul posto a bordo di un’auto. Sul delitto compiuto la notte scorsa stanno indagando i carabinieri che non escludono alcuna ipotesi, neanche quella della vendetta legata appunto a fatti del passato.
Il 55enne era stato coinvolto, infatti, nelle indagini sull’uccisione di un imprenditore agricolo della zona: Bernardo Rossano. Dopo quel delitto, avvenuto il 6 febbraio 2009, Madera si era costituito e aveva scontato la pena inflittagli dai giudici.
Quel 6 febbraio sparò due colpi di fucile contro la vittima, allora 32enne, uccidendola. All’origine di quel delitto c’erano i continui litigi per vicende legate ai confini di alcuni terreni e ad alcuni lavori agricoli.