Entrano in casa: rubano oro, soldi, auto e fuggono. Incastrati dalle telecamere
Un furto in casa, un’indagine durata appena due mesi e oggi il carcere per due persone con alle spalle una serie di precedenti specifici e, all’epoca dei fatti, sottoposti tra l’altro alla sorveglianza speciale con l’obbligo di dimora a Reggio Calabria.
Il furto avvenne in un’abitazione nel pieno centro di Campo Calabro nel primo pomeriggio del primo settembre scorso. Allora, due persone, dopo l’effrazione del sistema di chiusura del cancello carrabile, erano entrate nell’appartamento, si erano impossessate di oggetti in oro e argento per un valore di circa 5 mila euro e di altri mille euro in denaro contante, dopo di che avevano rubato una Renault Clio parcheggiata sulla strada pubblica e con questa erano riuscite a fuggire.
Sull’accaduto avviarono le indagini, immediatamente, i carabinieri della Stazione Locale che passarono al setaccio ogni fotogramma delle immagini immortalate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.
Sommate queste informazioni alle altre risultanze investigative i militari sono giunti oggi a identificare i presunti autori del furto: si tratta di Patrizio e Damiano Vincenzo Bevilacqua, rispettivamente di 33 e 37 anni (quest’ultimo già detenuto per reati contro il patrimonio ed in materia di armi).
Ad entrambe il Gip contesta i reati di furto aggravato e furto in abitazione aggravato in concorso, e a Damiano Vincenzo anche quello di simulazione di reato in concorso con la figlia: si ritiene infatti che i malviventi siano arrivati sul luogo con un’auto di proprietà proprio della figlia di quest’ultimo e della quale ne era stato anche denunciato falsamente il furto, per ostacolare le investigazioni.
Gli arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Reggio Calabria dove attenderanno l’interrogatorio di garanzia e sono in corso altre indagini per verificare il loro eventuale coinvolgimento in episodi simili avvenuti sia a Campo Calabro che nel circondario nei mesi antecedenti e successivi al settembre scorso.
La misura cautelare a loro carico è stata emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo dello Stretto. Le investigazioni sono state condotte dai Carabinieri della stazione di Campo Calabro sotto la direzione dell’Aggiunto Gerardo Dominijanni e del Sostituto Paolo Petrolo.