Uragano su Villa San Giovanni. Corruzione, in manette sindaco e manager della Caronte&Tourist
Un vero e proprio uragano giudiziario quella che si è scatenato all’alba di stamani a Villa San Giovanni, nel reggino, dove in un solo colpo sono finiti in arresto il sindaco Giovanni Siclari e due manager di una delle più importanti società di navigazione, Antonino Repaci e Calogero Fimiani, rispettivamente Presidente del Consiglio di amministrazione e Amministratore Delegato della “Caronte & Tourist Spa”.
Il blitz, a dire il vero, è in corso già dalla serata di ieri sera quando i Carabinieri del capoluogo, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia locale, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare che prevede il carcere e i domiciliari per ben undici persone, tra cui alcuni dipendenti del Comune di Villa ma anche imprenditori e professionisti.
Le accuse che vengono contestate a vario titolo sono di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato e per una persona solamente anche quella del concorso esterno in associazione mafiosa.
Dalle indagini sarebbe difatti emerso come l’importante società di navigazione, con la compiacenza del sindaco sia riuscita - in cambio di “utilità” - ad ottenere illecitamente l’affidamento di un’area sulla quale aveva progettato la realizzazione di alcuni lavori di interesse della stessa azienda.
Secondo gli inquirenti, e in particolare, proprio il presidente della società, Repaci, si sarebbe mosso anche con il vertice dell’amministrazione comunale di Villa, individuando il suo principale interlocutore nel sindaco Siclari, così da assicurarsi l’affidamento della stessa area.
Gli amministratori pubblici, dunque, e sempre secondo la tesi degli investigatori, “avrebbero asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione”