“Rinascita-Scott”. Callipo “rifiuta” le accuse, annuncia le dimissioni e scrive a prefetto e cittadini
“Sta mostrando una forza d’animo eccezionale, alimentata dalla solida certezza di poter dimostrare la sua totale estraneità alle ipotesi di reato che gli vengono contestate”.
Gli avvocati Roberto Franco, Armando e Clara Veneto, legali del sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo si dicono confortati dall’esito dell’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale il primo cittadino della città napitina ha risposto con puntualità alle accuse che ne hanno determinato l’arresto, giovedì scorso, insieme ad altre 333 persone (QUI), nell’ambito della maxi inchiesta “Rinascita Scott” (QUI).
Callipo non si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha sostenuto l’interrogatorio con “estrema precisione”. I legali fanno sapere che il sindaco ha dunque sostenuto le proprie ragioni e risposto alle domande del Giudice “senza alcuna riserva o titubanza, sottolineando più volte la sua fiducia nella Magistratura e nella Giustizia, ora come sempre, quale uomo della Società Civile e rappresentante delle Istituzioni al servizio esclusivo della collettività”.
Un atteggiamento - concludono gli avvocati – “che ha colpito per la determinazione con cui ha rigettato i capi d’imputazione, dichiarandosi completamente estraneo alle finalità delittuose attribuite a fatti e circostanze”.
Nel corso della sua audizione, Gianluca Callipo ha anche comunicato la decisione di dimettersi dalla carica di sindaco e lo ha fatto chiedendo di allegare agli atti una lettera indirizzata al Prefetto di Vibo Valentia e, nelle intenzioni, anche ai cittadini di Pizzo.
“Uno scritto toccante – raccontano i legali – con il quale ha espresso tutto il suo amore per la città che per due volte l’ha eletto sindaco. Una lettera nella quale ringrazia tutti i componenti della Giunta e, prima ancora, i cittadini che hanno avuto fiducia in lui e assicura che riuscirà a dimostrare che questa fiducia è stata ben riposta, perché assolutamente estraneo alle accuse che gli vengono mosse».
Il primo cittadino napitino ha motivato le sue dimissioni con la volontà di non gravare con la sua vicenda personale sulle sorti e sull’immagine di Pizzo, pur nella consapevolezza di non aver commesso i reati che gli vengono imputati e con la convinzione di doversi difendere nell’ambito del processo in cui è coinvolto, rispettandone tutte le regole.
“Un vero e proprio atto di amore nei confronti di Pizzo - rimarcano i legali -. La sua lettera e le sue dichiarazioni esprimono razionalità, competenza amministrativa e trasporto emotivo, del Sindaco e dell’uomo chiamato ad affrontare la più difficile delle prove”.