Platì. Ancora armi, in un muro scovato un vero e proprio arsenale
Un altro arsenale ed ancora nel reggino quello scoperto stamani in località Venga dai Carabinieri della Stazione di Platì assieme ai colleghi Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia.
I militari, impegnati nell’ennesima perlustrazione dell’area aspromontana, in zone ben conosciute, hanno scovato in un tubo nascosto all’interno di un muretto, diverse armi e munizioni.
Si tratta in particolare di una pistola della Beretta con la matricola non leggibile; di un fucile mitragliatore della Sten, sprovvisto di calcio e presumibilmente arma da guerra; di un caricatore per pistola calibro 9; un altro per fucile mitragliatore e di oltre 150 munizioni di vario calibro.
Effettuate delle accurate e veloci indagini, si è così risaliti al proprietario del terreno che è stato denunciato per ricettazione e detenzione di armi clandestine.
Quanto ritrovato, invece, è stato sequestrato e sarà inviato al Ris, il Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, per gli accertamenti tecnici utili per evidenziare eventuali impronte presenti.
Quello di oggi è, come dicevamo, l’ennesimo servizio di rastrellamento che la compagnia di Locri ha messo in atto, anche di sera ed all’alba, con l’obiettivo di ricercare armi, materiale esplodente e sostanze stupefacenti, con particolare attenzione alle zone aspromontane, e che li ha partati ad ispezionare ampie zone boschive, casolari abbandonati, pozzi ed anfratti naturali.
In un contesto come quello locrideo, assume ancora una volta una notevole importanza l’impiego dei Carabinieri Cacciatori, un reparto ad elevatissima specializzazione, che identifica in un’unica visione operativa procedure militari e tecniche di polizia, secondo la migliore tradizione dell’Arma.