Sila. Il progetto di ‘mappatura delle Aree tranquille’ presenta i primi risultati
Il progetto “Definizione, individuazione e mappatura delle aree tranquille” nel Parco Nazionale della Sila/Area Mab Unesco presenta i suoi primi risultati.
Si tratta di quei luoghi dove l’assenza di fattori di disturbo come sorgenti di rumore, inquinamento luminoso, strade con intenso traffico veicolare, ecc permettono a chi li abita e frequenta di sperimentare benessere e “capacità rigenerativa”.
Le fasi progettuali avviate con il focus group svoltosi il 26 settembre scorso presso il Centro Visite Cupone di Camigliatello Silano hanno visto la partecipazione di circa trenta portatori d’interesse diversamente presenti nell’area-test, in rappresentanza di istituzionali, imprese e associazioni. A conclusione del primo stadio del progetto, mirante a testare e precisare gli aspetti metodologici in rapporto alle specificità territoriali, sono state svolte “interviste in profondità” rivolte a testimoni privilegiati selezionati nelle medesime categorie operanti nell’area di studio ed esperti sul tema di indagine. In tal modo sono stati acquisite organizzate informazioni basate su elementi esperienziali che diventano significative ed utili per la ricerca sul campo in corso e per le successive fasi progettuali.
Al focus group, hanno partecipato, oltre ai partner progettuali ed i portatori d’interesse individuati, anche il Tenente Gorpia, Comandante Carabinieri per la Biodiversità di Cosenza e il Colonnello Curcio Presidente Parco Nazionale della Sila. Durante l’incontro, gli aspetti scientifici e metodologici del progetto sono stati illustrati da Salvatore Di Fazio e da Giuseppe Modica del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Sono stati sottolineati gli aspetti innovativi del progetto, in rapporto agli studi precedentemente condotti in collaborazione con il Countryside and Community Research Center (Glouchester Univerity, UK) e di alcune applicazioni sperimentali già attuate dai relatori nel Parco regionale delle Serre. In particolare, si è sottolineato come al cuore del progetto “Tranquillity Areas Mapping” sia il riconoscimento dell’importanza dell’identificazione e del mantenimento del carattere di “tranquillità” del paesaggio nel quadro della pianificazione territoriale. Si è fatto specifico riferimento alla Convenzione Europea sul Paesaggio, ai servizi ecosistemici forniti da quest’ultimo, al contributo delle aree tranquille per il benessere della popolazione, alle ricadute economiche della loro tutela e valorizzazione anche per lo sviluppo di molteplici attività che possono avvantaggiarsene (educative, ricreative, turistiche, socio-sanitarie, ecc.).
I risultati preliminari del progetto sono stati presentati nel mese di novembre 2019 a Palermo al Congresso Nazionale della Società Italiana di Selvicolura ed Ecologia ed hanno riscosso notevole interesse anche, viste le possibili ricadute in termini sia di tutela delle aree naturali che in termini di sviluppo sostenibile. Il progetto, di durata biennale, si propone come risultato finale la produzione delle mappe delle “Oasi di tranquillità” utili per delineare strategie di tutela per le aree individuate, per eliminare o mitigare le condizioni di disturbo rilevate, nonché per promuovere nuove forme di turismo sostenibile.