Abbordarono le tonnare per estorcere il pescato, in quattro finiscono in carcere
Avrebbero dovuto consegnargli parte del pescato e per intimidirli a farlo non avrebbero esitato a disturbare la pesca del tonno rosso, regolarmente autorizzata, presentandosi in mare a bordo di piccole imbarcazioni da diporto, così da infastidire le operazioni, ma anche minacciando addirittura con una pistola.
Questo il quadro che emerge da un’indagine della Procura di Paola che, sotto la direzione del procuratore Pierpaolo Bruni e dei Sostituti Rossana Esposito e Teresa Valeria Grieco, ha portato la Guardia di Finanza ad eseguire quattro arresti in carcere (emessi dal Gip Rosamaria Mesiti) a carico di altrettante persone, ora accusate di estorsione aggravata e per aver commesso il fatto in più persone e con un’arma (una pistola) oltre che da un soggetto che è tra l’altro già sottoposto a misure di prevenzione.
Le indagini, eseguite dalle fiamme gialle e dalla Guardia Costiera, hanno consentito di raccogliere un grave quadro indiziario nei confronti dei coinvolto che, secondo gli inquirenti, avrebbero disturbato appunto alcune tonnare che tra il 27 ed il 29 maggio del 2018, erano impegnate nella pesca nelle acque a ridosso delle coste dell’alto tirreno cosentino.
Allora arrivarono diverse chiamate di soccorso alle forze dell’ordine da parte degli equipaggi dei vari pescherecci, e così intervennero i militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, i loro colleghi della Sezione Aerea di Lamezia Terme; della Compagnia di Paola e della Tenenza di Cetraro, e personale della Guardia Costiera di Cetraro.
Gli elementi acquisiti sono stati sviluppati pianificando una serie di attività di polizia giudiziaria, così da ricostruire le vicende e individuare gli autori delle presunte estorsioni.
Alla fine si è arrivati ai quattro arrestati, due dei quali erano anche sottoposti alla sorveglianza speciale per precedenti condanne definitive per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentata estorsione, detenzione illegale di armi e per rapina. Tutti sono stati denunciati per l’estorsione di tonni, un quantitativo complessivo di circa una tonnellata.