Inchiesta “Quinta Bolgia”: rischiano il processo in 21. NOMI

Catanzaro Cronaca

La Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 21 indagati, tra personale dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia, funzionari, dirigenti dell’Asp del capoluogo calabrese ed esponenti politici, coinvolti nell’inchiesta “Quinta Bolgia”, scattata il 12 novembre 2018 con l’esecuzione di 24 misure cautelari (QUI).

Al centro dell’indagine due gruppi imprenditoriali, i Putrino e i Rocca, ritenuti legati alle cosca confederata Iannazzo-Cannizzaro- Daponte, che si sarebbero accaparrati negli anni il mercato delle autoambulanze sostitutive del servizio pubblico, delle onoranze funebri, della fornitura di materiale sanitario, del trasporto sangue, escludendo dal mercato le altre ditte; operando – sempre secondo l’accusa - attraverso un’illecita concorrenza e cercando di turbare, con atti illeciti, la regolarità delle gare di affidamento delle ambulanze.

Tra gli altri, soni finiti nel mirino della Procura distrettuale l’ex consigliere del Comune di Lamezia Luigi Muraca i dg dell’Asp, Giuseppe Perri (commissario e poi direttore generale dell’Asp), Giuseppe Pugliese (già direttore amministrativo), ed Eliseo Ciccone (già responsabile Suem 118).

Da quanto appreso da Zoom24 non compare nella richiesta di rinvio a giudizio, invece, l’ex parlamentare Giuseppe Galati, il cui nome era presente nell’avviso di conclusione delle indagini: la sua posizione è stata stralciata. Sotto accusa anche sei società, che erogano servizi sanitari o di ambulanza, articoli medicali e ortopedici, servizi di pompe funebri.

GLI INDAGATI

Le persone indagate sono: Pietro Putrino, 75 anni Sambiase; Diego Putrino 37 anni, Lamezia Terme; Diego Putrino 53 anni, Sambiase; Vincenzo detto “EnzinoTorcasio, 40 anni, Lamezia; Silvio Rocca, 63 anni, Sambiase; Pietro Rocca, 65 anni, Sambiase; Ugo Bernardo Rocca, 35 anni, Lamezia; Tommaso Antonio Strangis, 56 anni, Sambiase; Franco Antonio, detto Tony Di Spena, 47 anni Lamezia; Roberto Frank Gemelli, 56 anni, di Syracuse (USA), residente a Lamezia;

Sebastiano Felice Corrado Mauceri, 58 anni, Sambiase; Luigi Muraca, 52 anni, Sambiase; Giuseppe Pugliese, 52 anni, Crotone; Giuseppe Perri, 67 anni, Falerna; Eliseo Ciccone 67 anni, Albi; Croce Rosa Putrino srl; La Pietà Putrino srl; Putrino Service srl; Rocca Servizi sas di Pietro Rocca; Rocca snc di Silvio Rocca; associazione Croce Bianca di Lamezia.

Quattro imputati coinvolti in un altro troncone dell’inchiesta Quinta Bolgia (QUI) - che prende il nome di Gerione - sono già stati rinviati a giudizio (QUI).

Si tratta di Tommaso Antonio Strangis, 54 anni di Lamezia Terme, rappresentante legale della Ats Croce Bianca; Italo Colombo, 49 anni di Catanzaro, ritenuto l’amministratore di fatto dell’Ats Croce Bianca; Francesco Serapide, 56 anni di Catanzaro, funzionario dell’Asp ed Eliseo Ciccone, 66 anni di Albi, dipendente del Suem 118 di Catanzaro.

Prosciolto invece Giuseppe Luca Pagnotta, 46 anni di Catanzaro, dipendente dell’Asp. Il processo nei loro confronti inizierà il 20 maggio.

Adesso la parola passa al gup del Tribunale di Catanzaro Paola Ciriaco che il 13 marzo, nel contradditorio tra accusa e difesa (rappresentata dai legali Salvatore Staiano, Francesco Gambardella, Salvatore Cerra, Lucio Canzoniere, Piero Chiodo, Stefano Nimpo, Antonio Larussa, Anselmo Torchia, Nunzio Raimondi), deciderà se accogliere la richiesta della Procura di processare gli indagati. La Procura ha individuato come parti offese la Regione Calabria e l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.